Dirpresidi: la vittoria di Pirro della CGIL contro l’ITC Maiorana di Acireale (Ct)
Data: Giovedì, 27 ottobre 2011 ore 16:13:19 CEST Argomento: Comunicati
La
CGIL di Catania ha pubblicato il 23.10.2011 sul sito regionale dello
stesso sindacato una sentenza del tribunale di Catania che ha
accolto il ricorso per comportamento antisindacale contro l’ITC
Maiorana di Acireale, per non aver inserito in contrattazione le
materie previste dall’art. 6 del CCNL 2006/2009.
Nel premettere che l’ITC di Acireale ha proposto immediatamente ricorso
contro la sentenza che si riferisce a una vertenza iniziata ben
prima che venisse emanata la L. n . 141 che è stata pubblicata in
Gazzetta nel mese di agosto 2011, e quindi riferita a un contesto
normativo incompleto, si da per scontato che in sede di giudizio
successivo la sentenza verrà facilmente riformata e annullata,
nel senso che il Giudice dovrà uniformarsi al consolidato
giurisprudenziale che vede ormai acclarato dai tribunali d’Italia
che le materie ricomprese nell’art. 6 sono derubricate a mera
informazione sindacale e non più a contrattazione.
Stupisce quindi l’aria trionfalistica, da bollettino di guerra, con cui
la CGIL continua a sbandierare ai quattro venti queste vittorie
di Pirro con il solo intento di creare intimidazione nei confronti
dei dirigenti scolastici, che intendono invece
applicare la legge e attenersi alle prerogativa che il d.
l.vo 150/2009 per come meglio interpretato dalla L. 141,
loro conferisce.
Stupisce l’atteggiamento di aperta ostilità nei confronti dei dirigenti
scolastici che vengono accusati di “ negare la
contrattazione d’istituto “ ben sapendo che i dirigenti scolastici,
compreso il dirigente
del Maiorana di Acireale, hanno sempre rispettato le procedure previste
dal CCNL, distinguendo tra
materia da contrattare e materie da assegnare all’informazione
sindacale che viene fornita
regolarmente e puntualmente.
Nell’esprimere quindi ampia e completa solidarietà al dirigente
dell’ITC Maiorana di Acireale e al
suo operato, invitiamo i colleghi dirigenti a non lasciarsi
condizionare ideologicamente da simili
atteggiamenti e ad applicare coerentemente la legge come tutori della
imparzialità della Pubblica
Amministrazione.
In ultimo ci sia consentito esprimere una valutazione sulla scelta di
campo della CGIL e di invitare
alla riflessione quei dirigenti che ritengono di poter stare
contemporaneamente dalla parte della
CGIL e dalla parte dell’Amministrazione, ben sapendo che si trovano in
una situazione di acclarato
conflitto di interessi.
Il Presidente
Regionale Dirpresidi
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