Lettera di Berlusconi a UE. Flc-Cgil: zero crescita ma meno diritti per i lavoratori. Scrima (Cisl), sulla scuola affermazioni fumose e ambigue
Data: Giovedì, 27 ottobre 2011 ore 12:42:19 CEST Argomento: Sindacati
Nella
lettera del Governo italiano all’Unione Europea si conferma il disegno
persecutorio nei confronti dei lavoratori.
Secondo Berlusconi la crescita fa rima con licenziamenti, nel pubblico
come nel privato. La crescita fa rima con abbassamento dei diritti e
delle tutele. Questa è la trita ricetta che viene propagandata dai
riformisti vecchi e nuovi e che adesso troviamo nero su bianco nella
lettera alla UE.
E’ davvero ridicolo poi l’uso delle parole per nascondere ulteriori
tagli.
Accrescere l’accountability (rendicontazione) delle scuole = classifica
sulla base dei test Invalsi e per quelle che non raggiungono risultati
(magari perché collocate in situazioni di periferia o contesti
marginali o difficili o ancora in semplicemente in difficoltà per
effetto dei tagli effettuati dal Governo, 9 miliardi in 4 anni)
processi di ristrutturazione, vale a dire ulteriori riduzioni alle
risorse.
Valorizzazione professionale dei docenti = aumento delle ore di
insegnamento e quindi ulteriori tagli agli organici.
Aumentare la competizione nelle Università già vessate dal taglio ai
fondi ordinari significa solo e semplicemente che per trovare le
risorse si dovranno aumentare le rette, cosa tra l’altro esplicitamente
scritta nella missiva.
Efficienza della pubblica amministrazione = mobilità forzata e cassa
integrazione per il personale, secondo il noto teorema “meno diritti
per tutti”.
Infine riforma della legislazione del lavoro che significa libertà di
licenziare e revisione delle tutele previste dallo Statuto dei
lavoratori.
Il senso di queste misure è chiarissimo, il conto lo pagano sempre gli
stessi. Nessuna riforma fiscale nel segno dell'equità, non una parola
sulla patrimoniale o sulla lotta all’evasione fiscale.
Un attacco di questa natura vedrà la FLC CGIL in campo per tutelare i
diritti fondamentali dei lavoratori. Un attacco di questa natura
necessita di una risposta altrettanto forte e, auspichiamo, unitaria di
tutte le organizzazioni sindacali.
Nei prossimi giorni renderemo note le iniziative di mobilitazione e di
lotta.(da Flc-Cgil)
Scrima (Cisl), sulla scuola
affermazioni fumose e ambigue.
“Affermazioni vaghe, fumose e ambigue, che non servono alla
scuola, né aiutano a migliorarla”. Così Francesco Scrima, segretario
generale della Cisl Scuola, commenta il passaggio dedicato alla
valorizzazione del capitale umano nella lettera del Governo alla UE.
“Che cosa significa “ristrutturare” le scuole che danno risultati
insoddisfacenti? Sarebbe bene saperlo, anche perché le scadenze
indicate per tale “ristrutturazione” (il prossimo anno scolastico) sono
a dir poco ravvicinate. Se l’idea è quella di intervenire sui punti di
criticità per fornire adeguati supporti – prosegue Scrima
- il discorso è serio. Non lo è se invece, come troppo spesso si è
fatto, ci si limita a brandire la
valutazione come una minaccia. Un modo sbagliato e controproducente,
che ottiene effetti esattamente opposti a quelli che sarebbero
auspicabili; così facendo si rema contro la crescita di una sana
cultura della valutazione”.
Quanto ai ventilati “maggiori impegni”
cui connettere migliori stipendi, Scrima si chiede “quale credibilità
possano avere affermazioni fatte in presenza di un blocco della
contrattazione che tiene ferme le già insufficienti retribuzioni del
personale scolastico”.
“Sul reclutamento del personale – conclude Scrima - dire che
occorrono nuove regole è un’ovvietà. Se ne parla ormai da anni e il
ritardo che si sta accumulando si è fatto insostenibile. A quando
qualche proposta che consenta di capire esattamente di che cosa si
dovrebbe discutere? Anche qui, è più mai urgente riempire di contenuti
affermazioni che al momento appaiono del tutto generiche e vuote”.
(AGENPARL)
redazione@aetnanet.org
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