Crescono, ma
più lentamente; se ne contano di più nati
in Italia e se la maggior parte provengono sempre da Romania,
Albania, Marocco e Cina, ecco arrivare
la Moldavia ad inserirsi a sorpresa al quinto
posto prima dell'India. Sono gli alunni
stranieri nelle scuole italiane fotografati dal rapporto
curato
ed elaborato dal Miur e dalla Fondazione Ismu nell'anno scolastico
2010-2011. Secondo
il documento che verrà pubblicato nella sua forma definitiva nel mese
di
novembre, le presenze straniere nelle
aule di tutta Italia hanno raggiunta quota 711.064 quando
nel
1996/97 se ne contavano 59.389: crescita netta, dunque, ma pure
avvenuta con
ritmi diversi nel corso degli anni. Se, infatti, dal 2002 al 2008, ogni
anno
scolastico ha visto crescere le fila degli stranieri di 60-70 mila
unità, nel
2008/09 sono stati 54 mila le nuove presenze, 44 mila nel 2009/10 e 38
mila nel
2010/11. "Si nota un rallentamento
dei flussi - ha fatto notare Vinicio Ongini, della
direzione
generale dello studente del Ministero dell'istruzione che, insieme a
Mariagrazia Santagati del settore educazione della Fondazione Ismu, ha
curato
il rapporto -. L'idea è che sia dovuto in parte alla crisi economica,
ma anche
al fatto che alcuni immigrati tornano
nei loro Paesi, come Romania e Albania, dove si sta registrando
una
leggera ripresa". Al momento, comunque, gli alunni
stranieri corrispondono al 7,9% del totale della popolazione
studentesca.E' la scuola primaria a raccogliere la maggioranza
degli iscritti con 254.644
presenze (il 9% sul totale alle primarie), anche se l'aumento più
significativo
nell'ultimo decennio ha riguardato le scuole secondarie di secondo
grado.
Il
rapporto mette in luce anche l'aumento dei nati in Italia (più di 4
studenti
su 10 del totale straniero), soprattutto nella scuola dell'infanzia
dove ben il
78% dei piccoli frequentatori sono immigrati di seconda generazione,
mentre sono in diminuzione i neo-arrivati.
Sul fronte delle nazionalità, gli alunni con cittadinanza rumena si
confermano,
per il quinto anno consecutivo, il gruppo più numeroso nelle scuole
italiane
(126.452 presenze), seguono gli albanesi (99.205) e i marocchini
(92.542). Tra
le novità rilevanti c'e' l'incremento
degli alunni provenienti dalla Moldavia, che passano dai 12.543
alunni
nel 2007/08 agli attuali 20.580, ma anche dall'India e dall'Ucraina.
"Da
Moldavia e Ucraina viene un gruppo significativo di studenti della
secondaria
superiore, segno che sono avvenuti diversi ricongiungimenti familiari",
spiega Vinicio Ongini. La Lombardia si
conferma la prima regione per numero di alunni con cittadinanza non
italiana,
il 24,3% del totale infatti, e' iscritto nelle scuole lombarde (173.051
studenti). Seguono il Veneto,
con l'11,9% (84.914 studenti), e l'Emilia
Romagna con l'11,6% (82.634 studenti).
Passando
alle incidenze, invece, al primo posto troviamo l'Emilia
Romagna (14%), seguita da Umbria (13,3%)
e Lombardia
(12,5%). Per quanto riguarda le province, invece, e' Milano
ad accogliere il maggior numero di studenti
stranieri (64.934), seguono Roma (52.599), Torino (33.920), Brescia
(30.605),
Bergamo (20.961). Le incidenze maggiori, invece, si registrano
soprattutto
nelle province di media e piccola dimensione: Piacenza (18,1%), Prato
(18%),
Mantova (17,8%), Asti (16,1%), Reggio Emilia (16%). (da http://www.agi.it AGI-Agenzia
Giornalistica Italia S.p.A. 24 ott. 11)
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