Confindustria:Italia spreca giovani; dopo Grecia per attrarre talenti  
Data: Sabato, 22 ottobre 2011 ore 17:59:21 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L'Italia non punta sui giovani.
Confindustria richiama nuovamente la politica sulla necessita' di investire per il futuro investendo sulle nuove generazioni.
Ad alzare la voce e' stato il direttore del Centro Studi della confederazione degli industriali, Luca Paolazzi che, dal palco del consueto convegno dei giovani industriali a Capri ha lanciato un nuovo monito: ''Meno giovani vuol dire meno benzina nel motore dello sviluppo''.
Una anomalia tutta italiana, quella illustrata da Paolazzi, motivata da una scelta che va controcorrente rispetto agli altri paesi europei, perche' nel Belpaese la scelta e' stata quella di ''sprecare i giovani, la risorsa piu' preziosa che abbiamo perche' li lasciamo disoccupati, li lasciamo indietro, li lasciamo poco istruiti''.               
 Per Confindustria, invece, ''l'Italia ha tante carte da giocare per diventare polo di attrazione, trattenere i giovani talenti italiani e attirare talenti dall'estero''. La scelta, invece, non e' stata questa, perche' - ha chiarito Paolazzi - ''l'Italia viene dopo la Grecia nella capacita' di attrarre i talenti''. Nella classifica del Global Talent Index 2011-2015, infatti, sul fronte dell'attrazione di talenti l'Italia figura al 24 posto, dopo la Grecia e preceduta da Corea del Sud, Spagna, Francia, Belgio, Austria, Germania, Regno Unito e Olanda. Primi in classifica gli Stati Uniti, seguiti da Danimarca, Finalandia e Norvegia.
E allora quale strada seguire? Per gli industriali non ci sono dubbi: ''Occorre accrescere e liberare le potenzialita' racchiuse nei giovani e aumentare cosi' la loro produttivita', oltre naturalmente ad importare giovani di talento''.
Secondo Paolazzi, infatti, ''per fran fronte alla sfida della globalizzazione e delle nuove tecnologie, del capitalismo globale della conoscenza, occorre che l'Italia impari ad essere sistema Paese, con una scuola e una universita' all'altezza degli altri maggiori paesi''. (ASCA)

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