Dimensionamento scolastico. Documenti del Pd sulla norma che impone la trasformazione delle Direzioni Didattiche e delle Scuole Medie in Istituti Comprensivi con un numero minimo d
Data: Sabato, 22 ottobre 2011 ore 07:36:02 CEST Argomento: Istituzioni
Come è noto la
manovra approvata dal governo lo scorso luglio decreta la
chiusura delle Direzioni Didattiche e delle Scuole Medie e la
loro trasformazione in Istituti Comprensivi. Formalmente non
mette in discussione l’autonomia delle scuole al di sotto dei 500
alunni (il limite scende a 300 per le scuole di montagna), ma
sostanzialmente sì, in quanto alle scuole sarà assegnato un dirigente
scolastico reggente e non uno in ruolo.
La norma in questione è prevista dall’art.19, comma 4 e 5 della Legge
111 del 15.7.11 che è “finalizzata al contenimento della spesa e alla
stabilizzazione della finanza pubblica”.
Con nota del 7 ottobre 2011, il
Ministro Gelmini sollecita gli USR affinché spingano le Regioni e gli
Enti Locali a predisporre i Piani di dimensionamento della rete
scolastica entro il 31 dicembre.
Come spiega il documento inviato dalla responsabile Scuola della
Segreteria nazionale Pd, Francesca
Puglisi, i diktat della Gelmini mirano solo a fare e non sono
accettabili perché la competenza in materia non è più del Governo, ma
degli Enti Locali. Non a caso alcune
regioni, come l'Emilia Romagna, hanno fatto ricorso alla Corte
Costituzionale: opporsi a questo ulteriore taglio è necessario.
E' notizia di queste ore che nella Conferenza delle Regioni, dopo una
battaglia politica avviata dalle Regioni governate dal centrosinistra,
si è unanimamente deciso di lavorare per la definizione di un documento
da presentare al governo affinché si realizzi un 'dimensionamento' non
come misura imposta per ogni singolo istituto, ma come media regionale
da raggiungere in un triennio.
http://beta.partitodemocratico.it/doc/225077/dimensionamento-scolastico.htm
(da Pd)
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