Ennesima sconfitta della Gelmini ma non basta
Data: Giovedì, 20 ottobre 2011 ore 10:02:54 CEST Argomento: Associazioni
I precari della scuola Siciliani
che coraggiosamente lottano da 3 anni contro i tagli alla scuola hanno
ottenuto una importante sentenza che crea un precedente significativo
sul piano nazionale perchè mette il naso dentro i criteri di
ripartizioni dei contingenti regionali per le immissioni in ruolo.
Con la sentenza n.4286 del 14/7/11, il Consiglio di Stato ha accolto il
ricorso, predisposto dallo studio legale dell’ Avv. Fabio Rossi, nei
confronti dell’arbitraria distribuzione su base territoriale, da parte
del Ministero dell’Istruzione, delle immissioni in ruolo disposte dal
2008 in poi.
In particolare, il citato organo giudiziario, creando un importante
precedente riguardo alla piena sindacabilità dell’attività ministeriale
in materia, ha accertato “l’assenza di
un’adeguata motivazione e, a monte, di una congrua istruttoria a
sostegno della disposta ripartizione del contingente fissato di
assunzioni tra le province meridionali e quelle del centro nord”;
rilevando, in particolare, come, a fronte di ben otto udienze e
nonostante le ripetute richieste di chiarimenti da parte dell’Autorità
giudiziaria, “non
sono emerse modalità aritmetiche o logiche” di ripartizione
regionale e provinciale delle 83.000 assunzioni a tempo indeterminato
approvate dal Ministero dell’Istruzione.
In seno al ricorso si erano, peraltro, ripetutamente richiamate le
numerose disposizioni normative che, nella determinazione della
consistenza degli organici, impongono
all’Amministrazione particolare tutela per le “aree metropolitane a
forte rischio di devianza minorile e giovanile”; norme cui tuttavia, il
Ministero ha mostrato di non aver dato alcun peso.
Dall’annullamento dei decreti ministeriali da parte del Consiglio di
Stato discende l’obbligo del MIUR di rinnovare le procedure di
reclutamento secondo criteri di trasparenza e tenendo nel debito conto
le esigenze educative e l’alto tasso di precariato presenti nel
meridione d’Italia e, in particolare, nelle province di Catania ed Enna.
La sentenza è comunque una pronunzia di merito e di ultimo grado, come
tale assolutamente definitiva; non si vede, quindi, come il Ministero
potrebbe pretendere di sottrarsi alla sua esecuzione. Per tale
eventualità, i ricorrenti hanno già
conferito mandato di non trascurare alcuna azione utile al ripristino
della legalità, sia con richiesta di nomina di un Commissario ad acta per ottenere un congruo numero di
posti di ruolo come risarcimento di quelli non dati negli anni scorsi,
che in sede risarcitoria e soprattutto penale.
Sia per la nomina di un commissario ad acta sia per procedere
all’azione penale essendo il tribunale competente quello romano, c’è
bisogno di una cifra che per i ricorrenti è molto alta, per
questo chiediamo a tutti un contributo dato che i risultati
della sentenza avrebbero ricadute positive su tutti i Precari della
scuola del meridione d’Italia. La sentenza avrebbe anche un altissimo
valore "politico" dando l'ennesima spallata a questo Ministro oltre ad
essere da monito per quelli a venire.
Chiunque fosse disponibile a contribuire (anche associazioni, partiti e
sindacati) può effettuare un versamento tramite bonifico bancario al
seguente
IBAN:
IT72Q 36000 03200 0CA004569637
Oppure fare un versamento
PAYPAL presso le rivendite di tabacchi Lottomatica sulla carta
N.: 5338 7501 8909 5054 Scadenza:
01/16 ----- C.F.: CNDNNG65S23C351P
didierpavone@virgilio.it
|
|