Lazio, presentato progetto disturbi specifici apprendimento
Data: Mercoledė, 19 ottobre 2011 ore 07:18:11 CEST
Argomento: Rassegna stampa


E' stato presentato ieri  il progetto relativo ai nuovi metodi didattici per far fronte ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Il progetto e' finanziato dalla Regione Lazio ed e' stato realizzato in collaborazione con l'ufficio scolastico regionale Lazio del ministero dell'Istruzione e con l'Universita' La Sapienza e con l'Aid- Associazione Italiana Dislessia.
Sono intervenuti l'assessore regionale all'Istruzione e Politiche giovanili Gabriella Sentinelli, il dirigente scolastico dell'Usr Lazio Carlo Cipollone , Franco Botticelli dell'Aid, il direttore regionale all'Istruzione e programmazione dell'offerta scolastica Rosanna Bellotti e il dirigente del Miur - Direzione Generale per lo studente, Raffaele Ciambrone. Frutto del lavoro interdisciplinare del gruppo di professionisti che hanno partecipato al progetto, insegnanti di scuola primaria e secondaria, neuropsichiatri infantili, logopedisti e pedagogisti, e' la pubblicazione ''Disturbi Specifici per l'Apprendimento. Una guida per gli insegnanti'' edita da Libri Liberi.                           
"Al centro delle nostre politiche scolastiche - ha detto l'assessore Gabriella Sentinelli - abbiamo posto l'alunno per recuperare, al limite del possibile, le difficolta' che incontra gia' dai primi anni di scuola. Da una stima puntuale, i disturbi specifici di aprrendimento colpiscono il 3-4% del totale dei discenti della scuola primaria, sottoponendo gli alunni a tensioni interne molto forti: rabbia, isolamento, abbandono scolastico. Questo progetto vuole dare agli insegnanti degli strumenti appropriati per personalizzare il sistema d'insegnamento e recuperare i ragazzi in difficolta'"
"Con il finanziamento regionale sara' possibile distribuire gratuitamente la guida in tutte le scuole primarie e secondarie della Regione. L'Assessorato - ha dichiarato Rosanna Bellotti - ha scelto di finanziare il progetto e la guida perche' vengono ad attuare le linee normative per la gestione dei disturbi specifici di aprrendimento, fissate dalla L. 170/2010, consentendo di valutarne la ricaduta". Secondo la recente normativa le tre strutture a supporto del bambino (scuola, famiglia e servizi) devono operare un'attivita' congiunta per poter arrivare alla diagnosi precoce di tali disturbi.
"Questo progetto conferma la necessita' di un ripensamento della didattica alla luce della normativa sui disturbi specifici dell'apprendimento e sara' accompagnato da giornate di formazione per gli insegnanti, organizzate sul territorio laziale dall'Ufficio scolastico regionale e realizzate in collaborazione con le Asl e i Cts (Centri territoriali di supporto) con la finalita' di costruire un sistema che valorizzi l'individuo e diminuisca i tempi per la diagnostica dei disturbi dei bambini". Lo ha affermato Carlo Cipollone, portando ai presenti il saluto di Maria Maddalena Novelli, direttore generale dell'Usr Lazio.
Hanno partecipato attivamente ai lavori della mattina i dirigenti e i professori delegati delle scuole statali e parificate del territorio della Regione.  (Adnkronos)

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