Concorso nazionale “Didattica della scienza” 2011. Primo premio all’ITI Cannizzaro.
Data: Lunedì, 17 ottobre 2011 ore 10:36:12 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Il riciclo della plastica: quando i rifiuti diventano nuove risorse.

L’Istituto Tecnico Industriale "Cannizzaro" torna ancora sul podio in un concorso nazionale per le scuole.
Si sono infatti classificati al primo posto per l’istruzione tecnica del concorso nazionale “Didattica della scienza 2011” la Prof.ssa Lidia Mastruzzo che ha svolto il lavoro premiato con la collaborazione degli allievi della IV B Chimica e di alcuni ex allievi della V B Chimica e della V C Chimica. Il concorso è promosso da Federchimica e Assolombarda, in collaborazione con il MIUR, Il Comitato per lo Sviluppo della cultura Scientifica e Tecnologia, con la Conferenza dei Presidi della Facoltà di Scienze, l’Associazione Italiana Editori e l’Associazione Nazionale Presidi.

Il lavoro premiato, “Il riciclo della plastica: quando i rifiuti diventano nuove risorse (un’esperienza di biodegradazione ed un’esperienza di riciclaggio meccanico)”, è stato svolto in collaborazione con l’Istituto CNR di Chimica e tecnologia dei polimeri di Catania; ed in particolare con le ricercatrici S. Carroccio e P. Rizzarelli. La premiazione ha avuto luogo a Milano il 10 Ottobre nell’ambito della manifestazione “Orientainsegnanti”. La motivazione del premio al lavoro di natura laboratoriale è stata la seguente: “ il progetto persegue una concreta interdisciplinarità tra la chimica e le scienze, la biologia e la fisica. Si è dato ampio spazio al tema delle bioplastiche ricavati da materiali biologici quali il mais”.

Il progetto presentato al concorso, si inserisce nel contesto del costante lavoro volto alla sensibilizzazione degli alunni e degli Insegnanti ai problemi dell’inquinamento ed alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda.

Con la dimostrazione didattica effettuata presso il CNR-Istituto Polimeri di Catania si è perseguito un duplice obbiettivo: da una parte si sono voluti sensibilizzare gli allievi al problema del riciclaggio, in questo caso meccanico, di plastiche di sintesi quali il polietilentereftalato di cui sono fatte le bottiglie utilizzate commercialmente per la distribuzione delle acque minerali ed il polietilene di cui sono per esempio fatti i bidoncini in cui viene commercializzata l’acqua distillata. I prodotti ricavati dal riciclo meccanico delle plastiche possono essere considerati in qualche modo ”prodotti chimici puliti” in quanto l’ambiente viene comunque salvaguardato da eventuali effetti negativi dovuti alla sintesi ex-novo dei polimeri quali il PE e il PET sopracitati. Si è voluto sottolineare che il riciclaggio è un'arma fondamentale per lottare contro molti problemi ambientali, capace di offrire materie prime senza deturpare l'ambiente, di favorire il risparmio energetico e di ridurre gli scarti finali. In questo modo il riciclaggio è uno strumento per attuare uno sviluppo sostenibile, contenendo l'impatto delle attività economiche sull'ambiente e migliorare la qualità della vita della collettività.

Il secondo obbiettivo che ci si è prefissati nella dimostrazione didattica effettuata, è stato quello di sensibilizzare gli allievi, mediante l’esecuzione di una prova di biodegradazione di una plastica ricavata da fonti rinnovabili, quale il Mater-Bi, alle grosse potenzialità che queste “bioplastiche” trovano nell’applicazioni in nuovi settori, quali quello agricolo.

 

Lidia Mastruzzo

 







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