Intervista a Federico II
Data: Domenica, 16 ottobre 2011 ore 12:48:52 CEST Argomento: Opinioni
La presenza
dell’Assessore regionale Centorrino all’incontro del 6 ottobre per il
lancio del giornale on line “Scuola e Cultura antimafia” e alla
successiva seduta spiritica, ha convinto uno spirito eccelso, già
citato cinque volte da Dante nella Divina Commedia, a materializzarsi.
È apparso così Federico I di Sicilia o Federico II del Sacro Romano
Impero (Jesi, 26 dicembre 1194 - Fiorentino di Puglia, 13 dicembre
1250), fu re di Sicilia, imperatore dei Romani, re d’Italia e re di
Germania. Conosciuto con l’appellativo stupor mundi, appartenente alla
nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen, fu col nome di Federico I, Re
di Sicilia dal 1198 al 1250. Il 17 maggio del 1198 Costanza fece
incoronare il figlio re di Sicilia a soli quattro anni. Gualtiero di
Palearia, vescovo di Troia, era a Palermo il vero tutore di Federico.
Federico risiedeva nella reggia di Palermo, nel Castello della Favara,
il Castello a Mare, seguendo Gentile di Manopello fratello di
Gualtiero. Essendo stato allevato in Sicilia è probabile che si
sentisse più italo-normanno che tedesco, ma soprattutto conosceva bene
il potenziale del regno siciliano, con una fiorente agricoltura, città
grandi e buoni porti, oltre alla straordinaria posizione strategica al
centro del Mediterraneo. Lo abbiamo provocato con alcune domande:
ASASi: Stupor Mundi, con la Constitutiones Regni Utriusque Siciliae lei
rende più esplicita la volontà di riorganizzare il suo Stato, il Regno
di Sicilia: quest’ultimo, infatti, fu ripartito in undici distretti
territoriali detti giustizierati, poiché erano governati da funzionari
di propria nomina, i giustizieri, che rispondevano del loro operato in
campo amministrativo, penale e religioso ad un loro superiore, il
maestro giustiziere, referente diretto dell’imperatore che stava al
vertice di questa struttura gerarchica di tipo piramidale. Cosa pensa
delle istituzioni attuali in Sicilia?
Federico II: definirei così la situazione: chi prende un turco è suo.
Tra un po’ inizieranno le solite occupazioni studentesche e capirà che
i docenti non vedono, il questore non sente e il Ministro non parla.
Interpellanza urgente per chiedere la riapertura di 27 sezioni di
scuola dell’infanzia chiuse a Palermo. Guardi lo stato di confusione in
cui versano la giunta di Palermo e il governo, contrastati anche dai
loro stessi sostenitori: hanno impedito a 8oo bambini palermitani
l’inserimento, nonostante la regolare iscrizione, alle scuole
dell’infanzia del Comune. I bambini sono rimasti fuori dalle scuole
poiché non è stato possibile procedere all’assunzione di 44 insegnanti
di scuola materna con la conseguente chiusura di ben 27 sezioni. Le
insegnanti di ruolo in organico, infatti, sono insufficienti per
garantire l’apertura di tutte le sezioni necessarie a rispondere alla
domanda urgente delle famiglie. Ai presidi vorrei dire: perché non
chiamate subito i supplenti degli ATA ammalati? Il finanziamento è
certo, non temete contenziosi, personale incapace e cambi di continui
di contratti: cercate invece con coraggio di garantire l’efficacia
dell’azione amministrativa anche attraverso le supplenze!
ASASi: Grande Re, lei contribuì ad innovare la letteratura italiana ed
in questo senso ebbe importanza fondamentale la Scuola siciliana che
ingentilì il volgare siculo-pugliese con il provenzale, ed i cui moduli
espressivi e tematiche dominanti furono successivamente ripresi dalla
lirica della Scuola toscana. Le sono inoltre attribuite quattro
canzoni. Appassionato della cultura araba, fece tradurre molte opere da
quella lingua e fu quasi sempre in ottimi rapporti con gli esponenti di
quella cultura al punto da guadagnarsi il soprannome (fra i tanti) di
“sultano battezzato”. Cosa pensa del riformismo del Ministro Gelmini?
Federico II: il giorno di San Francesco il Ministro dell’Istruzione, ha
lanciato un’ennesima bordata contro i dirigenti scolastici d’Italia,
difendendo l’Unione Consumatori che li insulta accusandoli di “fare
disinformazione invece che insegnamento” e di “stabilire autonomamente
i contributi delle famiglie alle scuole”. Benché possa sembrare
incredibile, il Ministro ignora che i contributi volontari sono
deliberati dai Consigli di Istituto con i rappresentanti delle
famiglie. Il Ministro accusa i dirigenti di “atti illegittimi” e
ritiene necessaria, anzi impone agli Uffici Scolastici Regionali una
solenne chiamata alla vigilanza. Il Ministro chiede che le dirigenze
scolastiche rendano conto ai genitori dell’utilizzo delle risorse,
rendendo universale l’adozione del “bilancio sociale” che non a caso è
lo strumento attraverso il quale alcune tra le scuole meglio gestite si
presentano al territorio. Ma non sa il Ministro che il bilancio delle
scuole è approvato dal Consiglio d’Istituto ed esaminato dai revisori
dei conti? Il problema sono gli impiegati e i collaboratori scolastici
che mancano, le casse vuote per rinnovare macchinari obsoleti da 20
anni, e per pagare le visite fiscali. Credo che fu un grave errore
nominare Ministro la Gelmini invece dell’Aprea. Spero per voi che al
più presto almeno Mario Monti prenda il posto di Silvio Berlusconi.
ASASi: Imperatore Federico, dal punto di vista architettonico lei
promosse una sintesi tra le tendenze europee e quelle arabo-musulmane.
I suoi castelli evidenziarono soluzioni innovative, quali torri
sporgenti e feritoie. Lei ebbe un’illimitata sete di conoscenza. Con
orrore dei suoi contemporanei, non credeva a tutto ciò che non poteva
essere spiegato con la ragione. Proibì l’ordalia, nella convinzione che
in un duello il più forte avrebbe sempre vinto, che fosse colpevole o
innocente. Molte sue leggi continuano ad avere influenza anche oggi,
come la proibizione di essere contemporaneamente medici e farmacisti.
In questo modo si sconfissero i ciarlatani che diagnosticavano finte
malattie per vendere costose “medicine”. Crede che attualmente concetti
come etica e morale siano in forte crisi?
Federico II: io vi consiglio solo di punire severamente quegli studenti
che alzano il dito medio all’interlocutore, che dicono di pulirsi
quello che ora si chiama il “lato B” col tricolore, che dicono che
l’Italia è un Paese di cacca, che allettano le ragazze con i soldi, che
bestemmiano. Insomma buttate fuori dalle scuole coloro che si
comportano come i vostri governanti, o rovinerete le future
generazioni.
Roberto Tripodi
robertotripodi@virgilio.it
Presidente regionale
ASASI Consulente della V Comm. Legisl. A.R.S.
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