Indignati per davvero. Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari condannano le violenze
Data: Domenica, 16 ottobre 2011 ore 08:29:29 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Condanniamo senza se e senza ma le molteplici violenze avvenute alla manifestazione del "15 ottobre" a Roma. Gruppi organizzati, che utilizzano la violenza come pratica politica, hanno preso parte al corteo con il solo intento di trasformare la mobilitazione in guerriglia urbana. Purtroppo la notizia che gruppi con queste pratiche stessero preparando la partecipazione alla manifestazione, rischiando di far degenerare la situazione, era nota da tempo.
Siamo profondamente amareggiati per la mancata volontà di isolare politicamente tali pratiche già nella fase di preparazione e organizzazione della data, perdendo così l'occasione di lanciare un forte segnale all'esterno che potesse limitare la presenza di chi legittima la violenza. Crediamo che le pratiche di piazza non possano e non debbano essere trattate come un problema di ordine pubblico, né tantomeno essere oggetto di mediazione tra le varie componenti del movimento, ma debbano piuttosto essere il presupposto e le fondamneta per qualsiasi tipo di partecipazione democratica. Per questo avremmo auspicato fermezza nell'isolare determinate intenzioni in maniera esplcita fin dall'inizio del percorso organizzativo.
Per questo abbiamo ancora di più l'amaro in bocca per la grande occasione sprecata,anche perché si è trasformata San Giovanni dalla piazza che da oltre trenta giorni ospita l'accampamento pacifico dei veri indignati italiani a epicentro delle violenze avvenute oggi. Crediamo che il vero sprito della manifestazione sia quello che ha spinto centinaia di partecipanti ad isolare immediatamente i violenti che si preparavano agli scontri. Con questo spirito pensiamo che debba essere rilanciato un movimento ampio e non violento che possa portare avanti le rivendicazioni di un futuro migliore contro le ingiustizie sociali dell'attuale modello economico e finanziario.
Tutte le piazze internazionali sono state teatro di mobilitazioni con una grande partecipazione spontanea e non violenta. Siamo amareggiati di dover constatare che la piazza italiana del 15 ottobre sia stata l'unica piazza in cui si sono verificati atti di violenza. Questo è sicuramente frutto della diversa impostazione e organizzazione dell'appuntamento romano rispetto a tutto il resto del movimento degli "indignados" nel mondo che è partito dal presupposto di essere un movimento non violento.
Con la stessa forza con cui condanniamo tali violenze vogliamo sottolineare gli splendidi spezzoni pacifici che hanno animato la giornata di oggi. Noi, insieme a tutte quelle persone oggi in piazza e quelle rimaste a casa, che vogliono e credono nella possibilità di cambiare in meglio il Paese e il mondo intero con pratiche non violente, vogliamo costruire un movimento che possa realmente gettare le basi per cambiare un modello di economia e società che ci possa garantire un futuro.

Esecutivo Nazionale UDU-Unione degli Universitari






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