Noi Domani. Un viaggio nella scuola multiculturale di Vinicio Ongini
Data: Domenica, 16 ottobre 2011 ore 00:42:52 CEST
Argomento: Recensioni


Vinicio Ongini è responsabile dell’Ufficio Integrazione alunni stranieri del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’autore, forte della sua esperienza di insegnante, esplora il variegato e multiforme mondo della scuola moderna. Il suo libro appare come un viaggio per le classi della scuola italiana, viaggio che parte dalla scuola multiculturale. Dalle classi dell’estremo nord d’Italia fino a sud, per far emergere una realtà la quale più che di integrazione, termine più teorico che pratico, si presenta come interazione di un progetto concreto, che ogni giorno arricchisce professori e studenti, genitori e figli, italiani e cosiddetti stranieri. Ed è proprio la ricchezza delle diversità uno dei temi portanti della sua ricerca. Perché la diversità, dice Vinicio Ongini, arricchisce e unisce le persone. Interessante appare la motivazione che spinge l’autore a scrivere questo libro, motivazione dettata dalla sua esperienza istituzionale e dal bisogno, non solo per sé ma soprattutto per gli altri, di realizzare questo lavoro editoriale come risultato di una descrizione non costruita sulle opinioni dei media, ma come risultato dei suoi studi verso una scuola moderna, colorata e multietnica.
Scopriamo, durante la lettura del libro le tante Italie, come lui dice, perché c’è l’Italia delle valli e quella delle provincie, quella dell’Appennino desolato e popolato dalla migrazione degli ultimi anni e quella dei tanti paesini del sud, quella dei centri urbani e dei quartieri storici, quella delle borgate e delle periferie. Sono tutte Italie, Italie vere, con le loro problematiche locali e le loro esigenze territoriali, che si confrontano e risultano diverse tra loro ma non per questo devono essere divise o per lo più classificate secondo una logica di priorità  ideologico-politica, ma semmai la logica applicata deve essere puramente razionale, accantonando sentimentalismi di parte di tipo logistico-regionale, ricordando il valore portante di una coscienza unitaria. Ongini è stato tra i primi a prefigurare lo scenario di una scuola multietnica, quando questo termine appariva ancora ai più come un neologismo e l’autore lo confessa “ho scoperto subito cose molto interessanti. La motivazione degli studenti stranieri, ad esempio, superiore a quella di molti coetanei italiani”. Da qui la constatazione che le classi italiane, intese come fatto culturale, esprimono un certo carattere civico, tipicamente, italiano e sicuramente non da intendere come modello eccelso. Descrive la realtà di una scuola del sud, in particolare nella città di Palermo, dove nel centro storico, vicino alla stazione, c’è una scuola con circa cinquecento alunni di cittadinanza non italiana.  Avvicinandosi ad una insegnante e chiedendole come andava il lavoro didattico nelle classi, risponde che il problema non sono gli stranieri, sono gli “altri”, gli italiani. E così risalendo verso nord esiste la realtà degli indiani sikh che hanno il culto dell’essere bravi a scuola e di svolgere lavori che gli italiani non vogliono più fare. E ancora la realtà delle scuole che si trovano nelle montagne del cuneese fino ai quartieri periferici di Torino, Milano e Roma. E, ancora, le iniziative egregie come nel caso dei due sindaci di due piccoli comuni del nord, che sono riusciti a non far chiudere le rispettive scuole per l’arrivo degli studenti indiani sikh giunti dalle campagne lombarde. Ma la stessa cosa è accaduta in Calabria, con l’arrivo di piccoli rifugiati dal Kurdistan e dall’Afghanistan. La scuola italiana multiculturale è il miglior racconto intorno alla scuola attuale in generale, dice l’autore.  Risulta necessario attenzionare una scuola che valorizzi azioni e progetti già virtuosi in contrapposizione a tante definizioni e  racconti spesso fuorvianti.

Il libro Noi domani. Un viaggio nella scuola multiculturale di Vinicio Ongini, presenta attraverso questo racconto-inchiesta la realtà della scuola di oggi.

Il libro è edito dalla casa editrice Laterza, pp. 170, 2011, euro 15.00, prefazione di Tullio De Mauro.

Rosita Ansaldi
rosita.ansaldi@tin.it





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