Sei maestro precario e non parli inglese? Sorry, non puoi insegnare
Data: Martedì, 11 ottobre 2011 ore 18:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Contro la
re-istituzione del “maestro unico” nella scuola primaria, operata
dall’ormai famigerata Legge 133/2008, a lungo si è lottato e si
continua a farlo: sappiamo fin troppo bene, infatti, cosa
abbia significato lo smantellamento del modulo sia per la qualità di un
ordine di scuola che poteva vantare di occupare i primi posti delle
“classifiche europee” per qualità ed efficacia, sia per i precari (e
non solo) della scuola che per interi decenni hanno consentito il
corretto funzionamento delle scuole, garantendone l’ efficienza. Nella
133/2008, però, c’era di più: nella scuola primaria l’insegnamento
della lingua straniera (leggi lingua inglese) è assicurato da maestri
provvisti di titolo specifico: possono farlo come “specializzati” (in
questo caso lo insegnano solo nelle classi loro assegnate), oppure come
“specialisti” (in questo caso lo insegnano in più classi).
Per ciò che concerne la questione dell’insegnamento della lingua
inglese, la 133/2008 ha puntato sull’eliminazione degli insegnanti
“specialisti”, affidando l’insegnamento di tale disciplina ai maestri
“specializzati”. E se il maestro di ruolo non possiede l’abilitazione o
l’idoneità all’insegnamento dell’inglese ma di un’altra lingua o non ne
possiede affatto? Poco male, lo schema di piano programmatico
attuativo dei tagli previsti dalla legge 133/2008 ha previsto un piano
di formazione linguistica obbligatoria rivolto a tali docenti.
Tralasciando, per il momento, la questione dell’obbligatorietà della
partecipazione alla formazione, i tecnicismi, e la maniera più che
discutibile in cui è gestita tale formazione, nonché la validità stessa
di questi mini-corsi, vogliamo porre l’accento sull’ennesima
ingiustizia perpetrata ai danni dei precari della scuola.
Il DM 131/2007, infatti, che attualmente regola il conferimento delle
supplenze, all’articolo 7 (comma 8), prevede che “le supplenze da
disporsi sui posti di scuola primaria i cui titolari provvedono
all’insegnamento di una lingua straniera, sono conferite, ai candidati
che nei concorsi per esami e titoli per l’accesso all’insegnamento
nella scuola primaria sono stati inclusi nella graduatoria di merito e
hanno superato la prova facoltativa di accertamento della conoscenza
della corrispondente lingua straniera, ai candidati che hanno superato
la medesima prova nelle sessioni riservate di esami per il
conseguimento dell’idoneità all’insegnamento nella scuola primaria,
agli aspiranti forniti del titolo di laurea di Scienze della formazione
primaria, in relazione agli esami di lingua straniera previsti nel
piano di studi, ovvero, a coloro che, inclusi nella relativa
graduatoria di scuola primaria, siano anche in possesso di titolo
valido per l’insegnamento della lingua straniera nella scuola
secondaria di 1° grado ovvero di 2° grado”.
Sui posti di scuola primaria, quindi, le supplenze di circolo e di
istituto sono conferite solo ad aspiranti in possesso anche dell’
idoneità per l’ insegnamento della lingua straniera (se i titolari che
sostituiscono ne provvedono all'insegnamento). E se il maestro precario
non possiede abilitazione o idoneità all’insegnamento dell’inglese ma
la possiede di un’altra lingua o non ne possiede affatto? È
completamente tagliato fuori dall’attribuzione delle supplenze, perché
non potrebbe sostituire il docente di ruolo assente in tutte le sue
funzioni. I maestri precari sprovvisti di tale idoneità si ritrovano in
quest’assurda situazione perché non è consentito loro di partecipare al
piano di formazione linguistica, “obbligatoria” per il personale di
ruolo: sono discriminati perché hanno superato una prova facoltativa di
lingua diversa dall’inglese (tale prova, sottolineiamo, non era
obbligatoria e consentiva di scegliere una lingua straniera fra quattro
opzionali, in vista dell’attivazione del bilinguismo nella scuola
primaria) nel concorso ordinario o nei concorsi riservati.
Nessuna legge aveva mai previsto che la lingua straniera in cui
conseguire l’idoneità dovesse essere l’inglese, e così molti insegnanti
di scuola primaria, ad oggi, sono in possesso di idoneità
all’insegnamento di altra lingua straniera e, pur richiedendo a gran
forza l’accesso ai corsi di formazione per la lingua inglese, è negato
loro il diritto alla formazione in quanto precari.
L’ Usb Scuola Sicilia chiede con forza la modifica del regolamento
delle supplenze ed inoltre ritiene fondamentale il ritorno al modulo
per garantire efficienza, competenza e qualità ad un ordine di scuola
ormai abbandonato all' "ignoranza unica" di chi l'ha distrutto con una
scellerata contro-riforma.
Usb Scuola Sicilia
palermo.scuola@usb.it
|
|