La giunta Scapagni con tutti i suoi assessori,tra di essi il preside Ligresti Santo, condannata a 2 anni e 9 mesi per il buco di bilancio di Catania
Data: Luned́, 10 ottobre 2011 ore 20:49:32 CEST
Argomento: Redazione


Essendo la scuola secondaria di primo grado “scuola dell’obbligo” l’assegnazione dei buoni libro era per tutti gli alunni frequentanti ed in aggiunta, in base al reddito venivano assegnate delle somme integrative per le fasce meno abbienti. Le scuole inoltre beneficiavano del servizio di refezione scolastica a carico del Comune, servizio svolto mediante gara di appalto di competenza
e gestione comunale. Poiché fruiscono del servizio mensa anche i docenti le scuole facevano richiesta al Ministero delle somme corrispondenti per i buoni pasto dei docenti ed il Ministero inviava alle scuole tali somme, che dovevano essere versate alle casse comunali.
Mentre era assessore l’On. Fatuzzo, tali somme che le scuole avevano in cassa per conto del Comune non sono state richieste né versate e, venendo a mancare i finanziamenti ordinari per le scuole (circa €.12.000,00 annue) l’assessore Fatuzzo aveva dato disponibilità alle scuole che avevano in cassa tali somme di utilizzarle per le emergenze ed alcune scuole hanno comprato
sedie, hanno provveduto alle riparazioni urgenti, agendo sempre con parsimonia e discrezionalità.
Un bel giorno durante l’assessorato di Maimone 2005-2007 le scuole hanno ricevuto solleciti e minacce di contenzioso se non versavano le somme giacenti nelle casse scolastiche.
E’ nato un contenzioso tra le scuole, appoggiate dal parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato di utilizzare le somme come compensazione delle spese effettuate ed il Comune che pretendeva la restituzione totale delle somme.
Mentre alcune scuole per paura hanno restituito tutte le somme, altre scuole hanno rendicontato le spese effettivamente sostenute ed hanno restituito le somme non giustificate.
Nel frattempo si prolungava la sofferenza dei buoni libro non assegnati alle scuole.
Dall’anno scolastico 2005-2006 e poi 2007, 2008, 2009 , 2010 gli studenti di Catania non hanno beneficiato dei buoni libro anche se l’Assessorato Regionale le assegna con regolarità ai Comuni
richiedenti.
Nel 2006 l’assessore Maimone ha persino decurtato la somma dei buoni libro previsti per legge
I buoni libro, già stampati, con l’importo dovuto per legge (€.61,97 per le classi prime ed €.41,32 per gli alunni delle classi seconde e terze,) sono stati ristampati con la cancellazione e l’assegnazione della somma ridotta a €.27,00 per gli alunni delle classi prime ed €.17,00 per gli studenti delle classi seconde e terze medie.
Pare che nel 2009 siano stati pagati ai librai gli arretrati dei buoni libro fino al 2008 ed ancora il buoni libro che nel 2010 sono stati distribuiti non hanno validità presso le librerie,che non ne riconoscono la corrispondenza economica.
Le scuole di primo grado, amministrate e di competenza del Comune di Catania sono 56 ed ogni anno il Comune dovrebbe stanziare per le scuole almeno €.12.000,00 annue per la manutenzione e non avendolo fatto per cinque anni, ogni scuola avanza un credito di €.60.000,00.
Se moltiplichiamo tale somma per le 56 scuole di competenza del Comune il debito a carico delle casse comunali ammonta a €.3.360.000,00
Tale debito ricade sull’amministrazione Scapagnini A queste spese vive per le scuole si aggiungono i debiti per la mancata assegnazione dei buoni libro che corrisponde ad €.140,00 per ogni corso di scuola media (tre classi)
Calcolando che in media ogni scuola ha cinque corsi il costo dei buoni libri per ciascuna scuola è di €.700,00 x 600 alunni = €.42.000,00 per ciascuna scuola e nel totale delle scuole del Comune il debito dei buoni libro ammonta ad €.2.352.000,00
Un altro debito da attribuire al Comune è la mancanza della fornitura dell’arredo necessario per le nuove classi e la sostituzione degli arredi consumati per l’usura nel tempo.
Tale spesa conteggiata per €.2.500,00 a classe per le 1680 classi, comporta un onere di €.4.040.000,00 che il Comune non ha speso privando le scuole dei servizi necessari.
Tra le inadempienze si dovrà fare riferimento alla manutenzione ordinaria, alla prevenzione antincendio,alla sicurezza degli edifici
In questi anni sia le scuole catanesi come istituzioni, sia gli alunni ed i genitori sono stati privati dei servizi essenziali, obbligatori per legge.
Un debito complessivo con stima prudenziale al basso di circa € 10.000.000,00 (€. 9.752,000,00).
Chi risarcirà le scuole del danno subito?
Riportiamo dalla rassegna stampa di Catania
La giunta Scapagni con tutti i suoi assessori,tra di essi il preside Ligresti Santo, condannata a 2 anni e 9 mesi per il buco di bilancio di Catania

La Sicilia web 10/10/2011
http://www.lasiciliaweb.com/index.php?id=65096/cronaca/buco-al-comune-condannato-scapagnini
Scapagnini condannato per il "buco"

Due anni e 9 mesi di reclusione all'ex sindaco di Catania per falso in bilancio. Stessa pena per i suoi ex assessori: tutti dovevano rispondere della "sparizione" di centinaia di milioni di euro
CATANIA - Il giudice monocratico del Tribunale di Catania ha condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione, per falso in bilancio, l'ex sindaco di Catania e attuale parlamentare nazionale del Pdl Umberto Scapagnini.

La stessa pena è stata inflitta all'ex ragioniere Vincenzo Castorina, agli ex assessori Francesco Caruso, Giuseppe Arena, Santo Li Gresti, Giuseppe Maimone, Giuseppe Siciliano e Gianni Vasta. Sono stati anche condannati, per lo stesso reato, alla pena di 2 anni e 3 mesi ciascuno, altri componenti di diverse giunte dei centrodestra dell'allora sindaco Scapagnini: gli ex assessori Filippo Drago, Stefania Gulino, Mimmo Rotella, Salvatore Santamaria, Nino Strano, Mario De Felice e Giuseppe Zappalà.

Gli imputati sono stati anche dichiarati interdetti dai pubblici uffici per una durata pari a quella della pena principale e condannati al pagamento delle spese processuali. Il processo per falso ideologico per il 'buco' in bilancio per centinaia di milioni di euro al Comune si è celebrato davanti al giudice monocratico dopo la decisione del 30 marzo del 2010 di archiviazione del capo di imputazione più grave, quello di abuso d'ufficio. Il procedimento prese avvio da osservazioni formulate a suo tempo dai revisori dei conti relativamente al bilancio consuntivo del 2003, sul quale ha mosso rilievi anche la Corte dei conti.

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10/10/2011                  “Buco di bilancio” a Catania : mano pesante della Giustizia. 2 anni e 9 mesi a Scapagnini. Condannati anche alcuni suoi assessori

Lunedi, 10 Ottobre 2011 http://www.ienesiciliane.it/

Tutti condannati: finisce con una sentenza pesante, inasprita in alcuni casi anche rispetto alle richieste dei Pm d’Accusa,  il primo grado del processo -con l'accusa di falso ideologico- per il cosiddetto “buco di bilancio”, la “voragine” finanziaria esplosa al comune di Catania ai tempi delle amministrazioni dell’ex sindaco Umberto Scapagnini.
Oggi pomeriggio, intorno alle 17, davanti ai Pm Giuseppe Gennaro e Andrea Ursino e agli avvocati difensori,  il giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Catania Alfredo Cavallaro ha letto il dispositivo: condannati a due anni e nove mesi di reclusione ciascuno l’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, l’ex responsabile del servizio di ragioneria del comune Vincenzo Castorina e gli ex assessori Francesco Caruso, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Giuseppe Siciliano, Giovanni Vasta, Giuseppe Arena. Condannati a due anni e tre mesi di reclusione, invece, gli ex assessori Stefania Gulino, Salvatore Santamaria, Nino Strano, Filippo Drago, Mario De Felice, Domenico Rotella e Giuseppe Zappalà.
Il Tribunale ha dichiarato, inoltre, tutti gli imputati interdetti dai pubblici uffici per una durata pari a quella della pena principale a ciascuno inflitta e li ha condannati al pagamento delle spese processuali.
Altresì  tutti gli imputati sono stati condannati in solido tra loro al risarcimento del danno cagionato alle parti civili costituite Comune di Catania ed associazione “Città Insieme”, da liquidarsi in sede civile, nonché alla rifusione delle spese sostenute dalle predette parti civili per la costituzione in giudizio, liquidate in euro 2.000,00 per il Comune di Catania ed in euro 2.500,00 per l’associazione “Città Insieme”.
Entro ottanta giorni arriveranno le motivazioni della sentenza. Il responso è arrivato dopo una mattinata intensa, con un’udienza dedicata agli ultimi avvocati difensori.
Da parte delle Difese si è insistito, in particolare, su un punto e cioè che quello che avrebbero fatto gli assessori e la giunta sarebbe stata soltanto una presa d’atto, di indirizzo politico, di dati e numeri redatti dai tecnici contabili del comune.
Questo il punto generale evidenziato dalle Difese, che naturalmente hanno respinto l'ipotesi del falso che sarebbe stato commesso secondo l'Accusa.
Nelle scorse udienze, la Pubblica Accusa aveva chiesto 2 anni e 4 mesi per l'ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, per l'ex responsabile del servizio di Ragioneria Vincenzo Castorina e Francesco Caruso in qualità di ex assessore al Bilancio.
2 anni invece, erano stati chiesti per gli ex assessori comunali Mario De Felice, Filippo Drago, Stefania Gulino, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Domenico Rotella, Salvatore Santamaria, Giuseppe Arena, Giuseppe Siciliano, Nino Strano, Giovanni Vasta e Giuseppe Zappalà.

 







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