8 ottobre. L'orgoglio del lavoro pubblico a Roma
Data: Sabato, 08 ottobre 2011 ore 07:59:00 CEST Argomento: Sindacati
Sono docenti, ricercatori,
medici, educatori, tecnici, impiegati, infermieri, vigili del fuoco,
netturbini, musicisti... sono lavoratori delle istituzioni e
amministrazioni pubbliche, responsabili di servizi fondamentali per
tutti i cittadini. Non sono fannulloni, come li dipinge un governo
incompetente e decotto solo per tagliare loro gli stipendi.
Si stanno già muovendo, almeno quelli che vivono più lontani dalla
capitale, con treni, pullman, navi, automobili verso Roma per gridare
che senza il pubblico i cittadini sono privati dei loro diritti, anche
quelli garantiti dalla Costituzione. L'istruzione, la sanità, la
ricerca, la protezione civile, la pulizia urbana danno senso alla
cittadinanza e fanno civile un paese. Chi si occupa di istruirci e di
formarci, chi si occupa della nostra salute, chi ci assiste se siamo in
difficoltà, chi ci soccorre nelle calamità, chi trova nuove cure contro
le malattie, chi tutela l'ambiente...: questo è il settore pubblico che
il governo vuole smantellare, per fare arricchire pochi sui bisogni e
sui diritti di
tutti.
Alla manifestazione, promossa dalla CGIL, dalla FLC
CGIL. dalla FP CGIL, stanno arrivando tantissime adesioni. Prima fra
tutte quelle delle associazioni degli studenti che, già dall'inizio
dell'anno scolastico, stanno denunciando lo stato comatoso in cui il
governo ha gettato la scuola. Hanno aderito i precari pubblici che
vogliono dare un taglio alla politica dei tagli e spiegano che di
fronte alla crisi c'è più bisogno di stato e non di privato. Hanno
aderito associazioni professionali, culturali, ambientali, di genitori,
molte delle quali sono state tra i promotori degli stati generali della
conoscenza. Hanno aderito rispondendo all'appello di Domenico Pantaleo
che spiegava lo spirito della manifestazione: “aperta a quanti
condividono la nostra voglia di cambiare e hanno fiducia che ciò sia
possibile”.
La protesta del lavoratori pubblici - ha detto Fulvio Fammoni
segretario confederale della CGIL - riguarda tutti i cittadini che si
trovano a pagare più tasse per avere meno servizi.
(da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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