Il curricolo moderno prevede una programmazione interculturale
Data: Venerd́, 07 ottobre 2011 ore 14:21:30 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il dibattito pedagogico sull’interculturalità sollecita innovazioni metodologiche e didattiche nei percorsi formativi e scolastici della scuola moderna. Nelle società multiculturali bisogna saper costruire interconnessioni tra i saperi provenienti da culture diverse. L’incrocio dei saperi e la partecipazione di tutti i gruppi sociali e culturali ad un comune e condiviso patrimonio di valori costituisce il principio fondante di una società aperta, democratica e pluralista. Il contesto dell’autonomia scolastica impone che ogni istituto si doti di un proprio “curricolo”, che sia programmato tenendo in riferimento quadri culturali che formano il cosiddetto curricolo nazionale.

I sistemi educativi contemporanei europei richiedono la progettazione di curricoli interculturali indirizzati a tutti gli allievi e strutturati su principi universali, questo significa che è importante, per un curricolo nazionale, evitare “monologhi dominanti” e stabilire dialoghi che consentano la partecipazione di tutti i gruppi sociali. Si intuisce allora quanto sia complesso ed articolato il percorso di revisione in senso interculturale del curricolo, poiché impone di agire su diversi piani per: a) valutare il curricolo esistente, al fine di cogliere impostazioni e messaggi etnocentrici o che, alcune volte, possono sottovalutare le culture altre; b) porre attenzione alle componenti quali: l’organizzazione didattica; la comunicazione in classe, la metodologia e lo stile di insegnamento; c) sperimentare e proporre percorsi curricolari su tematiche relative alle differenti culture. Un curricolo interculturale potrebbe essere caratterizzato in questo modo con una interrelazione sistemica e globale di obiettivi e articolato su valori culturali, sociali, economici e ambientali. La dimensione culturale del curricolo deve attenzionare la capacità comunicativa interculturale, la comprensione, l’interdipendenza, i diritti e i doveri. Dunque per una programmazione efficace ed efficiente del curricolo interculturale è indispensabile che possegga cinque caratteristiche concettuali essenziali: l’equilibrio culturale, l’estensione globale, l’equità culturale e sociale, la responsabilità economica e la sostenibilità ambientale. Tali elementi accompagnano e permeano l’intero curricolo in una prospettiva che coinvolge tutte le discipline e tutti gli alunni della classe.


Fonte: “All’incrocio dei saperi”, Una didattica per una società multiculturale, di Marco Catarci, collana diretta da Francesco Susi.

 

Rosita Ansaldi
rosita ansaldi@tin.it





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