Contributi delle famiglie, la parola ai presidi
Data: Giovedì, 06 ottobre 2011 ore 07:52:42 CEST Argomento: Rassegna stampa
E fu così che
il giorno di San Francesco il ministro dell’Istruzione, come da
consolidata tradizione, trova l’occasione e la ricorrenza per
un’ennesima bordata contro i dirigenti scolastici d’Italia, difendendo
l’Unione Consumatori che li insulta accusandoli di “fare
disinformazione invece che insegnamento” e di “stabilire autonomamente
i contributi delle famiglie alle scuole”.
Dando ragione a simili disinformazioni
e falsità (i contributi volontari sono deliberati dai Consigli di
Istituto con i rappresentanti delle famiglie), il ministro accusa i
dirigenti di “atti illegittimi” e ritiene necessaria, anzi impone agli
Uffici Scolastici Regionali una solenne chiamata alla vigilanza.
Qualche dirigente scolastico, reo di aver comunicato alle famiglie le
quote stabilite dai Consigli di Istituto (avendo presumibilmente le
casse vuote), ha attivato una “prassi che risulta ancora di più
ingiustificabile a fronte del reintegro dei fondi per le spese di
funzionamento e anzi del loro aumento in questo anno scolastico, da 130
a 200 milioni di euro”. “Mi sembra inoltre opportuno – continua il
Ministro - che le dirigenze scolastiche rendano conto ai genitori
dell’utilizzo delle risorse, rendendo universale l’adozione del
‘bilancio sociale’, che non a caso è lo strumento attraverso il quale
alcune tra le scuole meglio gestite si presentano al territorio”.
Certamente il bilancio sociale universale, risolverà i problemi delle
scuole italiane, farà lievitare i docenti, gli impiegati e i
collaboratori scolastici che mancano, riempirà le casse per rinnovare
macchinari obsoleti da 20 anni, per pagare le visite fiscali,
e farà sparire le crepe che ogni giorno aumentano senza
nessuno che le vada a coprire…
Signor Ministro, anche senza bilancio sociale universale il territorio
si rende conto di quanto i dirigenti scolastici di buona volontà, i
docenti e gli impiegati fanno e di quanto tutti gli altri non fanno.
(da Leggo)
redazione@aetnanet.org
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