Professione Insegnante: Via la Gelmini da viale Trastevere
Data: Giovedì, 06 ottobre 2011 ore 07:09:31 CEST
Argomento: Comunicati


Professione Insegnante chiede al Ministro Mariastella Gelmini di fare un passo indietro e di lasciare la direzione del dicastero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a chi sia in grado di gestirlo in modo assennato e consono all’importanza che esso occupa all’interno del nostro Paese.
Chiediamo le dimissioni della dott.ssa Gelmini dopo l’ennesima dimostrazione dell’incapacità gestionale di tale strategico ufficio ministeriale.
Ella è divenuta famosa non per i titoli accademici posseduti o la cultura dimostrata nel corso del  suo mandato, ma per i tagli lineari e indiscriminati riversati sulla scuola, deprivata tout court del 30% degli organici in pochi anni.
Tagli giustificati con un’incomprensibile esigenza di razionalizzazione, veicolata attraverso un’improbabile susseguirsi di riforme di cui nessuno sentiva l’esigenza.
Razionalizzazione della spesa ottenuta tramite lo smantellamento degli organici, dei fondi di cui alla legge 440, in altri termini attraverso la perdita della qualità dell’istruzione pubblica, difficilmente ottenibile con le classi pollaio, la riduzione del tempo scuola e la precarizzazione storica del personale docente.
Un ministro che inanella una gaffe dietro l’altra, come dimostra il recente episodio sui neutrini, che ha avuto come esito le dimissioni del portavoce del Ministro Gelmini, Massimo Zennaro; il comunicato, in cui il ministero si congratulava per l'esperimento del Cern sui neutrini, citando un inesistente tunnel fra il Gran Sasso e la Svizzera, ha scatenato l'ilarità di tutta la nazione. E se il portavoce lascia, il Ministro resta, imperturbabile al suo posto.
La verità è che questo Ministro si sta dimostrando incapace di reggere le fila di un dicastero tanto importante per la crescita del Paese. Se fossimo in qualsiasi altro paese, avrebbe già lasciato le stanze di palazzo a furor di popolo.
Che dire della pessima gestione della procedura concorsuale per il reclutamento dei dirigenti scolastici o dell’istituzione delle nuove forme di reclutamento, i TFA  avviati senza aver tentato prima di risolvere l’annoso e imbarazzante problema del precariato storico?
Che dire, ancora, della crisi dell’Università e delle gravi difficoltà dei nostri ricercatori, sempre più attratti dal mercato estero?
Vogliamo un Ministro autorevole capace di comprendere prima e di risolvere poi i gravi problemi che attanagliano la Scuola, l’Università e la Ricerca, lo vogliamo per il bene della Nazione e per il futuro  dei nostri figli.
La Gelmini rassegni al più presto le proprie dimissioni e compia, almeno per una volta, una buona azione per la scuola e per il Paese.

Libero Tassella
libero.tassella@fastwebnet.it






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