Al via il dimensionamento della rete scolastica in Sicilia: procedure e tempi - La C.A. n. 28 del 5 ottobre 2011
Data: Mercoledì, 05 ottobre 2011 ore 16:00:00 CEST Argomento: Ufficio Scolastico Regionale
La Regione
Sicilia ha dato il via al dimensionamento / razionalizzazione della
rete scolastica nell’Isola. Dopo lo stop alla tempistica già
determinata, adottato dall’assessore Mario Centorrino, oggi è stata diramata la nuova circolare
che fissa tempi e modalità davvero stretti:
- Entro il 10 novembre gli EE.LL.
devono inviare all’USP competente per territorio (e all’Assessorato
Regionale) il piano adottato dopo aver ottemperato a precisi
adempimenti;
- Entro il 21 novembre gli USP,
sentiti i CSP, esprimeranno parere sul piano e lo invieranno
all’Assessorato Regionale;
- Entro il 15-20 dicembre
l’Assessorato Regionale dovrà inviare il piano a MIUR per l’Intesa.
Scontato, quindi, che a livello locale tutti i soggetti coinvolti:
Dirigenti Scolastici+Collegi dei docenti+Consiglio di Circolo/Istituto,
EE.LL. (Comuni e Provincia), CSP e USP, dovranno avanzare le giuste
proposte ed in tempi ristretti. Scontato
anche che dette proposte devono essere ampiamente condivise e che gli
EE.LL. devono esprimere formalmente l’assunzione degli oneri.
Acquisiti i piani provinciali ed i pareri confermi dei Dirigenti degli
USP (alcuni dei quali in posizione di reggenza, avranno ben poco da
dire in merito!), sarà compito dell’Assessorato Regionale portare a
sintesi le variabili organizzative ai sensi della legge n. 6/2000 e
nella speranza che non salti tutto se la Consulta negherà la primazia
della Regione Sicilia in materia di dimensionamento.
Come è noto, la Regione Siciliana , dopo aver consultato il suo
Ufficio legislativo, ha impugnato
davanti alla Suprema Corte quella parte della Manovra tremontiana che
impone per il 1^ ciclo la perdita della presidenza alle scuole
sottodimensionate (-500 e -300 alunni), impone anche l’istituzione
degli IC con la soppressione delle Direzioni Didattiche e delle Scuole
Medie.
L’Assessore Centorrino, nella circolare, conferma che si avvarrà delle
competenze del Tavolo tecnico di cui al D.A. n. 1110/IX del 04-11-2008.
Il Tavolo risulta formalmente così composto:
- Il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale P.I.,
- Il Direttore Generale dell’U.S.R. Sicilia,
- Il Dirigente del Servizio Istruzione Statale del Dipartimento
Regionale P.I.,
- I Presidenti dei C.S.P. della Sicilia,
- Il Rappresentante regionale dell’U.P.I. Sicilia,
- Il Rappresentante regionale dell’A.N.C.I. Sicilia,
- Il Rappresentante regionale dell’A.N.P. Sicilia,
- Il Rappresentante regionale della Flc CGIL Sicilia,
- Il Rappresentante regionale della CISL Scuola Sicilia,
- Il Rappresentante regionale della UIL Scuola Sicilia,
- Il Rappresentante regionale dello SNALS Sicilia,
- Il Rappresentante regionale della GILDA degli Insegnanti della
Sicilia.
Al Tavolo, di volta in volta, saranno invitati i Presidenti delle
Province interessate e per casi particolari possono essere sentiti
anche i Dirigenti Scolastici e i Sindaci dei Comuni.
Non v’è dubbio che l’impegno è notevole e, se in via preliminare, si
deve prendere atto positivamente della volontà di
- avviare un percorso teso al dimensionamento /
razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per il prossimo
anno scolastico 2012-2013 ai sensi e per gli effetti della Legge n.
6/2000,
- che si vuole assicurare alle Istituzioni scolastiche una
adeguata stabilità (5 anni) grazie ad una ragionevole consistenza
numerica di alunni,
- che si vuole mantenere l’autonomia alle Istituzioni che
pur se sottodimensionate presentano un trend di crescita della
popolazione scolastica nel breve tempo, non può non rilevare che la
pervicace imposizione degli IC (come esige la Manovra nazionale) comporterebbe nell’Isola una falcidia di
Istituzioni scolastiche autonome e ben dimensionate, pur se mono realtà
scolastiche.
Inoltre, relativamente agli IC, la delegazione CISL Scuola, nell’ultimo
incontro regionale, al riguardo, ha tenuto a sottolineare la struttura
e la natura complessa degli stessi (scuola materna regionale, scuola
dell’infanzia statale, scuola primaria e scuola secondaria di 1^
grado), stante che la variegata dislocazione degli stessi edifici
scolastici, esige una gestione articolata e polifunzionale (curricoli ,
organizzazione e programmazione). Quanto sopra dovrebbe essere
attenzionato nella determinazione del tetto alunni che non dovrebbe
superare il numero massimo di 700-750.
Non si comprende anche come la Regione
Sicilia continui a ipotizzare lo sdoppiamento degli Istituti di 2^
grado sovradimensionati – pur senza individuarne il numero in
via cautelare - senza aver prima sbloccato e risolto i pregressi
sdoppiamenti già decretati e da anni rinviati – come nel caso di
Palermo - per la mancanza di assunzione degli oneri da parte della
competente Provincia regionale.
Va anche detto che la mancata adozione di un syllabus condiviso, negli
anni passati, ha complicato parecchio la gestione regionale di tutte le
operazioni e non sono mancati fraintendimenti e conseguenti
puntualizzazioni rispetto a quanto proposto nei piani provinciali. Da
questa consapevolezza era nata l’esigenza, che si ribadisce ancora
oggi, di adottare un syllabus a livello regionale, teso a far dire le
stesse cose usando un linguaggio comune ai diversi soggetti proponenti
che interverranno nel presentare le varie proposte provinciali.
Appare scontato il coinvolgimento dei CSP superstiti nell’Isola, anche
in considerazione del fatto che i soggetti istituzionali presenti
nell’Organismo provinciale sono i veri conoscitori del territorio e
delle sue più variegate e delicate articolazioni. In ogni caso, i
citati soggetti, ne sanno sempre di più del Dirigente dell’Ufficio
Territoriale (spesso reggente stante la odierna situazione siciliana in
piena sofferenza!).
La mancanza di un linguaggio comune e
condiviso, inoltre, rende molto incerta la posizione delle scuole
soggette a dimensionamento, vuoi in caso di separazione di
plessi/sezioni/succursali, vuoi in caso di accorpamento. In caso
di fusione e nuova istituzione non si evince in nessuna parte della
nota con quali modalità verrà legittimata l’autonomia (scuola grande
accorpa scuola piccola che perde l’autonomia; scuola grande e
scuola piccola sono concorrenti alla pari in ragione di peculiarità e
variabili finora non previste, ecc. e si assicura l’autonomia ad una
piuttosto che ad un’altra, e così via.
La CISL Scuola Sicilia prende atto che il Tavolo è formalmente
costituito dai soggetti sopra indicati, nella consapevolezza che una
diversa pluralità di soggetti, se da un lato consente di recuperare
ogni contributo possibile, dall’altro, superata la fase preliminare,
passando a quella operativa appare scontato che la presenza di altri
soggetti singoli che intervengono a titolo personale o in nome di
associazioni che spesso sono espressioni di se stesse e non corpi
categoriali significativi e, quello che è peggio privi di delega, non
può che creare confusione e perdita di tempo non in linea con l’attuale
contingentamento di tempi.
La CISL Scuola in ultimo, ma certamente non in ordine di importanza,
pone all’attenzione dell’Assessorato Regionale la gravissima situazione
in cui versano certe scuole ubicate in aree a rischio e notoriamente
depresse che però sono l’unico presidio istituzionale sul territorio.
Dette Istituzioni, in forza del loro ruolo e della loro funzione
legalizzante hanno titolo a permanere comunque e ben al di là del dato
numerico che conta gli alunni, piuttosto che i problemi. (ninni
bonacasa)
Di seguito si riporta la C.A. n. 28 del 5 ottobre 2011.
CIRCOLARE N. 28
UNITA’ OPERATIVA
N° XXV
PALERMO 5
ottobre 2011
OGGETTO: Razionalizzazione
e dimensionamento della rete scolastica della Sicilia -
Anno scolastico 2012 – 2013 – Procedure.
“”” L’assetto attuale della Scuola siciliana determinatosi con il
dimensionamento attuato con il D.A. n. 341/2000 e successive modifiche
ed integrazioni, la sua evoluzione in questi ultimi anni, e
l’analisi delle diverse realtà territoriali, presentano determinati
aspetti che impongono di porre in essere interventi di
razionalizzazione e dimensionamento in grado di garantire apprezzabili
livelli qualitativi nell’erogazione del servizio scolastico.
L’intervento sulle Istituzioni Scolastiche ossia sui parametri numerici
che definiscono le dimensioni ottimali, e sulla funzionalità
ovvero sulla efficienza e qualità del servizio scolastico che offrono
all’utenza, è stabilito tra l’altro dalle ultime disposizioni per la
stabilizzazione finanziaria emanate con Legge 15 luglio 2011, n. 111.
La Regione Sicilia con legge regionale 24/02/2000, n. 6 e successive
modifiche ed integrazioni, ha dettato le disposizioni per
l’attribuzione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche statali
funzionanti nella Regione.
In particolare gli artt. 2 e 3 dettano le disposizioni in ordine al
dimensionamento delle stesse istituzioni scolastiche ed al
riconoscimento dell’autonomia e dell’attribuzione della personalità
giuridica e ai quali questo Assessorato farà riferimento per le
operazioni di dimensionamento.
Da un'accurata ed attenta analisi
delle singole situazioni territoriali locali da parte di questo
Assessorato sono emersi dati ed aspetti delle Scuole siciliane che si
ritengono fondamentali per avviare la programmazione degli interventi
in questione e che di seguito si espongono:
Attualmente nelle Scuole statali
siciliane risultano frequentanti n. 794.347 allievi; negli ultimi anni
si è verificato un notevole calo demografico degli alunni. Tale
tendenza negativa non permette di fare una previsione di ripresa per i
prossimi anni.
Il numero totale delle istituzioni
scolastiche autonome statali risulta essere 1.149;
Il rapporto medio alunni scuole è di
n. 691 per Istituzione scolastica;
In Sicilia esistono circa 30
Scuole con un numero di alunni inferiore a 300, mentre
sono presenti numerose Scuole con un numero di
alunni inferiore a 500.
Alcune Istituzioni scolastiche invece,
risultano sovradimensionate.
Per quanto sopra esposto, si evidenzia la difficoltà di gestione di
Scuole con numero di alunni distante dai parametri ottimali;
Non appare superfluo, inoltre, rappresentare la gravità del
fenomeno della dispersione scolastica nelle aree a rischio o
particolarmente disagiate;
I sopra descritti elementi inducono questa Regione Siciliana, gli Enti
Locali e gli Organismi della Scuola ad adottare una serie di interventi
per affrontare tali problematiche.
A tal fine il programma che questo
Assessorato regionale intende attuare è duplice:
1) mantenere il tavolo tecnico,
di cui al decreto assessoriale n. 1110 del 4.11.2008;
per casi particolari potranno essere convocati al tavolo tecnico i
Dirigenti delle Istituzioni scolastiche e/o i Sindaci dei Comuni
interessati agli interventi di dimensionamento;
2) Adozione della Legge regionale n.
6/2000, ed in attuazione di quanto disposto dall’
art. 12 lettera a) e nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2 della
stessa legge, indicare i seguenti criteri generali per la
definizione della riorganizzazione della rete scolastica della Sicilia
per l’anno scolastico 2012-2013:
- Nei casi di fusione o aggregazione di scuole del primo
ciclo , nell’ottica di una valida razionalizzazione e di un
riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento, che
preveda dimensioni ottimali per tutte le istituzioni scolastiche e la
loro diffusione capillare nel territorio, va privilegiata la
costituzione di Istituti comprensivi di scuola dell’infanzia , primaria
e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza
territoriale dei plessi scolastici;
- Per le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo, si procederà
prioritariamente, al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni
scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica,
alla aggregazione di Istituti sottodimensionati dello stesso ordine e
tipo; la costituzione di Istituti di diverso ordine e tipo va
realizzata nei casi in cui sia indispensabile per garantire la
permanenza della sede dell’Istituzione scolastica nell’ ambito
territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la
personalità giuridica;
- per gli interventi di cui ai punti precedenti, si dovrà tenere conto
della concreta possibilità delle Istituzioni scolastiche di risultare
nel tempo centri dotati di oggettiva capacità di interlocuzione nei
contesti territoriali in cui operano e quindi garantire alle
stesse stabilità nel tempo ;
- al fine di
assicurare stabilità alle Istituzioni scolastiche nel territorio di
riferimento la riorganizzazione potrà riguardare anche Istituti che, in
atto, non siano in situazione di sottodimensionamento;
- nel caso di Istituzioni scolastiche con un numero di alunni di molto
superiore a quanto previsto dai parametri della L.R. 6/2000 si
procederà, ove possibile, allo sdoppiamento previa delibera di
assunzione degli oneri da parte dell’ Ente Locale competente;
-
nell’eventualità di comprovata previsione di variazione della
popolazione scolastica nel breve termine, (per consegna di nuovi
edifici scolastici, per nuovi insediamenti urbani, per flussi migratori
o altro), l’intervento relativo all’istituzione scolastica interessata
sebbene sottodimensionata, potrà essere rinviato;
- tenere conto all’interno del territorio di ciascuna Provincia,
delle condizioni socio-economiche del territorio, dei
collegamenti esistenti tra i vari centri, nonché delle affinità
culturali e delle tradizioni locali.
- Adozione di un piano dell’offerta formativa unitamente agli
interventi di dimensionamento per la salvaguardia e lo sviluppo di
specificità territoriali.
Le operazioni e gli interventi di dimensionamento così come specificati
nella circolare n. 316 del 9/11/1994 del Ministero della Pubblica
Istruzione consistono in:
a) Istituzione, aggregazione,
fusione, soppressione e sdoppiamento di Istituzioni Scolastiche
autonome;
istituzione, cambi di aggregazione o soppressione di sezioni staccate e
plessi;
b) Istituzione, soppressione di
indirizzi di studio e relative opzioni.
PROCEDURE
Interventi di dimensionamento
E’ scopo preminente di questo Assessorato, porre in essere gli
interventi di dimensionamento e razionalizzazione della rete
scolastica, attraverso un sistema di concertazione territoriale che
coinvolga capillarmente gli Enti Locali, gli Organismi della Scuola e
le parti sociali.
Scuola Primaria e secondaria di primo grado:
Questo Ufficio, propone di far riferimento ad un ambito
territoriale sub provinciale costituito dai Comuni che fanno parte dei
Distretti sanitari della Regione Siciliana così come definiti all’art.
1 del Decreto del Presidente della Regione del 22 settembre 2009
rettificato dal Decreto Presidenziale del 2 dicembre 2009, emanati in
seguito alla Legge regionale 14 aprile 2009, n. 5.
Pertanto i Comuni interessati al dimensionamento delle Istituzioni
scolastiche, facenti parte di ogni singolo distretto sanitario
come definito dal citato art. 1 del D.P.R. del 22/09/2009,
riuniti in conferenza, sentite le istituzioni scolastiche
coinvolte, che esprimeranno il proprio parere con delibera del collegio
dei docenti e del Consiglio d’istituto, sentite le parti sociali,
avanzeranno le proprie proposte con apposita delibera di Giunta. Nella
stessa delibera di Giunta deve essere attestata l’avvenuta
consultazione delle istituzioni scolastiche, delle parti sociali,
nonché il risultato della concertazione tra i Comuni del
distretto e deve essere espressamente indicata l’eventuale assunzione
degli oneri.
Le proposte anzidette devono essere trasmesse dai Comuni agli
Uffici Scolastici Ambiti Territoriali Provinciali e a questa
Amministrazione entro la data del 10 novembre 2011.
I Dirigenti degli Uffici Scolastici Ambiti Territoriali Provinciali,
ognuno per la propria competenza, dopo aver acquisito il parere del
Consiglio Scolastico Provinciale, provvederanno alla formulazione del
proprio parere su ciascuna proposta avanzata dai Comuni.
Il parere dell’Ufficio Scolastico Ambito Territoriale Provinciale è
consultivo.
Tutte le proposte dei Comuni , corredate dei pareri richiesti,
dovranno essere trasmesse dagli Uffici Scolastici Ambiti Territoriali
Provinciali alla scrivente Amministrazione improrogabilmente
entro la data 21 novembre 2011.
Scuola secondaria di Secondo Grado
Le Province Regionali della Sicilia per la competenza del secondo ciclo
d'istruzione, sentite le istituzioni scolastiche coinvolte che
esprimeranno il proprio parere con delibera del collegio dei docenti e
del Consiglio d’istituto, sentiti i Sindaci dei Comuni interessati al
dimensionamento, sentite le parti sociali, avanzeranno le proprie
proposte con apposita delibera di Giunta. Nella stessa delibera di
Giunta deve essere attestata l’avvenuta consultazione delle istituzioni
scolastiche e dei Sindaci, delle parti sociali, nonché deve
essere espressamente indicata l’eventuale assunzione degli oneri.
Le proposte anzidette devono essere trasmesse dalle Province agli
Uffici Scolastici Ambiti Territoriali Provinciali e a questa
Amministrazione entro la data del 10 novembre
2011
I Dirigenti degli Uffici Scolastici Ambiti Territoriali Provinciali,
ognuno per la propria competenza, dopo aver acquisito il parere del
Consiglio Scolastico Provinciale, provvederanno alla formulazione del
proprio parere su ciascuna proposta avanzata dalle Province
regionali.
Il parere dell’Ufficio Scolastico Ambito territoriale Provinciale
è consultivo.
Tutte le proposte delle Province, corredate dei pareri richiesti,
dovranno essere trasmesse dagli Uffici Scolastici Ambiti Territoriali
Provinciali alla scrivente Amministrazione improrogabilmente
entro la data 21 novembre
2011.
Offerta formativa Nuovi Indirizzi di
Studio
Le proposte di istituzione di indirizzi di studio nella Scuola
Secondaria di Secondo Grado, dovranno seguire lo stesso iter
procedurale previsto per gli interventi di dimensionamento della scuola
secondaria superiore e saranno finalizzate a:
- rispettare le vocazioni culturali, produttive, formative ed
occupazionali espresse dal territorio;
- conseguire una più razionale ed efficace distribuzione dell’offerta
formativa sul territorio di riferimento;
- garantire l’esercizio del diritto di scelta degli studenti e delle
famiglie;
Le richieste di nuovi indirizzi di studio dovranno essere coerenti con
la riforma della Scuola Superiore e presentate secondo le tabelle di
confluenza degli Istituti Tecnici, degli Istituti Professionali e dei
Licei, per settore, indirizzo e articolazione.
Per l’istituzione di essi, dovrà essere verificata la disponibilità di
strutture e di attrezzature necessarie per l’attivazione, oltre che
l’adeguatezza della rete dei trasporti.
F.to
F.to
IL DIRIGENTE
GENERALE
L’ASSESSORE
Dott. Ludovico
Albert
Prof. Mario
Centorrino
(da CislScuolaSicilia)
redazione@aetnanet.org
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