Stipendi insegnanti ue poco allettanti a inizio carriera
Data: Mercoledė, 05 ottobre 2011 ore 06:52:01 CEST
Argomento: Rassegna stampa


In quasi tutti i Paesi europei, gli stipendi lordi di base per gli insegnanti all'inizio della carriera sono inferiori al PIL nazionale pro capite e non sono neppure destinati a raddoppiare nel corso dell'intera vita lavorativa, fatta eccezione per pochi Stati membri.
Sono i principali risultati di uno studio della rete Eurydice della Commissione europea, che mette a confronto gli stipendi degli insegnanti e dei presidi nel settore pubblico dei 27 Stati membri piu' Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia.
I dati, basati sull'anno scolastico 2009/10, si riferiscono ai livelli di istruzione da prescolastico a secondario superiore.
Tenendo conto sia del livello degli stipendi che delle indennita', gli insegnanti piu' pagati nell'Unione europea sono quelli di Lussemburgo, Danimarca e Austria, che possono arrivare a fine carriera rispettivamente a circa 126mila euro, a oltre 77mila euro e a piu' di 65mila euro. I meno pagati sono quelli di Bulgaria e Romania, che riescono a percepire alle soglie della pensione rispettivamente oltre 4000 euro e piu' di 8.500 euro. Quanto all'Italia, gli stipendi dei docenti vanno da un minimo di 23mila euro a un massimo di circa 35mila.                      
Gli Stati membri impiegano attualmente 6 milioni di insegnanti.
All'inizio della carriera gli stipendi lordi di base degli insegnanti sono inferiori al PIL nazionale pro capite in tutti i paesi eccetto Germania, Spagna e Portogallo. Solo in tre paesi (Cipro, Portogallo e Romania) gli insegnanti possono vedere raddoppiati i propri stipendi nell'arco della loro carriera. Anche in tali paesi sono necessari tuttavia piu' di vent'anni per arrivare in cima alla scala retributiva.

Gli stipendi attuali degli insegnanti, incluse le indennita' aggiuntive, si avvicinano ai massimi livelli della scala retributiva in molti paesi. Cio' e' dovuto all'eta' avanzata del corpo insegnante e alle indennita' di cui potenzialmente beneficiano. In Danimarca (euro 61 804), Grecia (euro 22 817), Finlandia (euro 44 775) e Inghilterra (euro 35 580), la retribuzione netta degli insegnanti e' in media superiore ai livelli massimi della scala retributiva in virtu' di tali indennita'.

In generale, gli insegnanti in Europa hanno mantenuto inalterato il loro potere d'acquisto nel 2009 e nel 2010 la crisi economica ha avuto ripercussioni sui loro stipendi solo in alcuni paesi (Irlanda, Grecia, Spagna, Lettonia e Romania). Nello stesso periodo, i Paesi Bassi e la Polonia hanno aumentato gli stipendi degli insegnanti.

Secondo Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventu': ''Dobbiamo incoraggiare i laureati piu' brillanti ad abbracciare e portare avanti la professione dell'insegnamento. Gli stipendi e le condizioni di lavoro sono di primaria importanza se vogliamo attirare e conservare gli insegnanti migliori''. (ASCA)

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