FLC, in Sicilia tagli non giustificati da calo demografico. A rischio futuro giovani. Al via campagna di controinformazione
Data: Martedì, 04 ottobre 2011 ore 15:35:22 CEST Argomento: Sindacati
I tagli alla scuola
siciliana negli ultimi anni sono andati ben oltre quelli che
giustificherebbe il calo demografico. Nelle scuole dell’isola dal 2008
al 2011 ci sono stati infatti 25.217 alunni in meno, una diminuzione a
cui corrisponderebbe una sforbiciata di 1.500 docenti Con le misure del
ministro Gelmini sono state tagliate invece 10.113 cattedre e 5.017 posti di Ata. A
fare i conti sulla situazione della scuola siciliana e’ la Flc
regionale, che ha presentato oggi un dossier che riguarda anche lo
stato dell’Universita’ e la propria campagna di “controinformazione”
sulla reale situazione del sistema dell’istruzione nell’isola e le
relative iniziative di mobilitazione.
Lo studio della Flc rivela che in 10
anni sono venuti meno alla scuola siciliana il 66% delle risorse
destinate all’offerta formativa. Nel 2007 le risorse a disposizione erano
pari a 129 milioni, sono diventate 49 milioni nel 2011. “E la
situazione si aggravera’ – ha detto Giusto Scozzaro, segretario
generale della Flc Sicilia- se consideriamo che quest’anno il bilancio
della regione dimezza lo stanziamento destinato al funzionamento degli
istituti scolastici, che passa da 38 milioni del 2008 a 19 milioni del
2011”.
Quali le conseguenze di queste riduzioni? “La riorganizzazione delle
classi- ha osservato Scozzaro- con il sovraffollamento, la creazione di
pluriclassi nelle zone disagiate, la riduzione del tempo scuola dalle
30 ore chieste dalle famiglie a 27. Insomma- ha sottolineato- e’
peggiorata la condizione strutturale e organizzativa generale con
rischio che a poco a poco il diritto allo studio venga sempre piu’ meno
e con esso le prospettive e il futuro dei giovani siciliani”. Il
dossier Flc rivela che non e’ stata neppure attuata nell’isola la legge
244 del 2007 che prevedeva l’aumento fino al 70% dell’organico stabile
degli insegnanti di di sostegno. Questi erano in tutto 12.952 nel 2006,
in maggioranza precari. “I docenti a
tempo indeterminato- ha detto il segretario della Flc – dovevano
diventare 9.066 invece sono oggi 8.247, ne mancano cioe’ all’appello
819. E a questo si sono aggiunti tagli per 407 posti nonostante gli
alunni con disabilita’ siano aumentati”.La Flc sottolinea che “questo
peraltro accade in un contesto scolastico gia’ svantaggiato , dove
invece ci sarebbe stato bisogno di investire”.
Non va meglio per l’Universita’. Anche sugli atenei la Cgil ha fatto i
conti, rilevando tagli consistenti al loro funzionamento ordinario. Per
Palermo si passa da una riduzione del 3% del 2009 ad una del 15% nel
2011. All’Universita’ di Catania nel 2009 sono venute meno risorse per
il 2,56% e nel 2011 per l’11,68%. Questi numeri diventano -3,5% per il
2009 e -12,75% se si guarda all’ateneo messinese. “Le ripercussioni
sull’offerta formativa- ha sostenuto Scozzaro- non si sono fatte
attendere”. A Palermo i docenti sono passati nel periodo preso in
considerazione da 1131 a 971, i ricercatori da 863 a 795 e i tecnici e
amministrativi a 1.470 a 1160. A caduta sono diminuiti i posti per
matricole. “In tre anni- ha detto il sindacalista -ci sono stati 12
mila studenti in meno”. E non perche’ sia diminuita l’intenzione dei
giovani siciliani di andare avanti negli studi. Nell’Ateneo del
capoluogo infatti, rende noto lo studio del sindacato, le domande di
ammissione ai test d’ingresso sono state quest’anno 27.850, per una
platea stimabile di 18 mila studenti, ma i posti disponibili per nuove
matricole sono 9.300. “Novemila giovani- ha sottolineato Scozzaro- non
avranno cioe’ l’opportunita’ di frequentare in Sicilia una universita’”.
Per protestare contro i provvedimenti su scuola e universita’ e
chiedere una inversione di rotta la Flc Sicilia ha organizzato per
domani una giornata di dibattito pubblico, con incontri in tutte le
citta’ sul tema “Per salvare il futuro dei giovani e dei siciliani: la
scuola e l’universita’ prima e dopo la Gelmini”. L’8 ottobre ci sara’
poi a Roma la manifestazione nazionale Cgil, Flc e Fp “Pubblico
e’ futuro”. Ma la campagna non finisce qui. A tappeto infatti nelle
prossime settimane, la Flc svolgera’ assemblee nelle scuole e nelle
universita’ “per confrontarci- dice un documento- sugli effetti
drammatici e devastanti che i tagli agli organici e ai finanziamenti
hanno determinato, rendendo impossibile il regolare funzionamento delle
scuole, ormai anche sempre piu’ insicure, e inadeguata l’offerta
formativa rispetto alle richieste delle famiglie e alle aspettative dei
giovani”
redazione@aetnanet.org
|
|