Scatti, a caccia di nuovi fondi. Allarme per la mancata copertura dei gradoni, non sono stati realizzati tutti i tagli previsti
Data: Martedì, 04 ottobre 2011 ore 08:23:01 CEST Argomento: Rassegna stampa
Non tutti i tagli
previsti dalla manovra del 2008 sono stati realizzati, non tutte le
risorse sono dunque disponibili per continuare a pagare gli scatti di
anzianità a docenti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo. A
dirlo la Corte dei conti, nella relazione annuale sui conti dello stato.
Una relazione che ha gettato nello scompiglio il ministero
dell'istruzione e i sindacati. Sarebbero, secondo indiscrezioni, circa
120 i milioni che mancano all'appello per il 2011 sui 600 milioni
richiesti, una cifra da recuperare quanto prima. O comunque da
dirottare come taglio su altri fronti per evitare di far saltare uno
dei pilastri che ha retto finora la pax tra il ministro
dell'istruzione, Mariastella Gelmini e i sindacati più moderati, Cisl,
Uil e Snals. Nel mirino sono finiti i fondi di isituto, che valgono
circa un miliardo di euro. E che non sempre sono spesi oppure che in
seguito alla contrazione dei docenti e degli alunni (uno dei parametri
del finanziamento) sono stati ridotti nei flussi ai singoli
istituti.
Insomma, ci sarebbero dei fondi alternativi da poter dirottare
sui gradoni. A monte dei mancati risparmi, peserebbero le 12 mila
assunzioni di docenti per il sostegno realizzati dal ministero a
seguito della sentenza della Corte costituzionale.
Ma le trattative tra l'Istruzione e il Tesoro sono ancora in alto mare,
in attesa di un vertice che dovrà chiarire la questione. A partire
dalla quantificazione delle risorse effettivamente conseguite, da cui
attingere quel 30% che va a copertura dei gradoni. Ad oggi l'unico
strumento di progressione di stipendio che ha il personale della scuola.
Il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, ha chiesto la
convocazione di un tavolo tecnico al ministero dell'istruzione. «Già a
settembre gli scatti non sono stati pagati, è necessario sapere come
stanno effettivamente le cose», spiega Pantaleo, «purtroppo,
registriamo con preoccupazione, che in diversi documenti ufficiali
emanati in corso d'anno dal governo e dagli organi di controllo si
riconferma il blocco perché manca la necessaria copertura della spesa».
Attacca Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola: «Chiediamo ai
ministri firmatari del decreto sugli scatti di procedere ad adempiere
nel più breve tempo possibile all'iter previsto. Siamo fermamente
intenzionati a far rispettare gli impegni derivanti da intese
faticosamente costruite, pronti ad assumere, se necessario, opportune
iniziative di mobilitazione».
Ricorda al governo gli impegni assunti anche la Uil scuola. «La prima
operazione da fare è avere la certificazione dei risparmi. Nel 2011,
gli aumenti di anzianità sono stati regolarmente pagati. Ritardi ed
incertezze da parte del governo determinerebbero iniziative di
mobilitazione e di protesta particolarmente intense», minaccia Massimo
Di Menna, segretario della Uil scuola». Il segretario dello
Snals-Confsal, Paolo Nigi, chiede di «procedere, analogamente, a quanto
fato nel 2010, alla certificazione dei risparmi relativi al 2011. Gli
scatti non si toccano».
La Gilda guidata da Rino Di Meglio ha già annunciato la mobilitazione
della categoria (da ItaliaOggi di Alessandra Ricciardi)
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