Condizioni per l'attribuzione del punteggio di servizio agli insegnanti delle scuole paritarie
Data: Lunedì, 03 ottobre 2011 ore 15:45:50 CEST
Argomento: Redazione


All’On. Presidente della Repubblica 
All’On. Ministro della Pubblica Istruzione
Agli On. Deputati e Senatori del Parlamento italiano 
Condizioni per l'attribuzione del punteggio di servizio agli insegnanti delle scuole paritarie
Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, che istituisce e regola le norme per la parità scolastica. 
Considerata la legge 133-2008 sul (ri)dimensionamento della rete e del personale scolastico relativi alle scuole pubbliche statati. 
Vista la prossima istituzione di corsi destinati unicamente alla formazione di personale da destinare al ruolo di docenti nelle scuole pubbliche italiane, d'ora in poi denominati TFA.
Considerato che i suddetti corsi partono in soprannumero rispetto alle attuali esigenze delle scuole pubbliche statali.
Si ritiene necessario che il Ministero sancisca, mediante opportuni strumenti legislativi, criteri ben precisi per la valutazione del servizio prestato nelle scuole paritarie, ai fini del miglioramento del punteggio nelle Graduatorie ad Esaurimento o di Istituto, o, eventualmente, ai fini dello stesso accesso nei TFA o in qualsivoglia futuro sistema di reclutamento.
Si ritiene che, proprio in virtù della stessa legge 10 marzo 2000, condizioni NECESSARIE per l'attribuzione del suddetto punteggio siano:
1) Essere stati nominati per scorrimento delle Graduatorie ad Esaurimento, per il tramite degli uffici scolastici provinciali, secondo procedure amministrative certe e già codificate per gli insegnanti della scuola pubblica statale. In caso di supplenza breve, la nomina va fatta dalle graduatorie di Istituto della scuola pubblica statale più vicina all'Istituto paritario presso il quale si ottiene l'incarico.
2) In aggiunta al punto 1, l'Istituto, che attribuisce il punteggio di servizio ai relativi docenti, deve avere un numero medio di alunni per classe conforme ai parametri dettati dalla legge 133-2008; ciò al fine di avere la sicurezza che le scuole abbiano la disponibilità economica per retribuire adeguatamente i docenti. 
Si ritiene inviolabile il diritto delle scuole paritarie di nominare direttamente gli insegnanti, ma ciò deve necessariamente comportare l'inammissibilità della valutazione del servizio prestato. 
Si avverte che, nel caso in cui il Ministero non desse concrete risposte alle suddette richieste, ne deriverebbero conseguenze gravi sul piano legale. A tal proposito si fa presente che, anche in virtù dei recenti tagli al personale scolastico dovuti all'applicazione della legge 133-2008, nel recente aggiornamento delle graduatorie, molti docenti sono stati danneggiati perché sorpassati in graduatoria da colleghi, che hanno operato in istituti paritari, aventi il più delle volte meno titoli professionali al loro attivo. 

Libero Tassella
libero.tassella@fastwebnet.it






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