Docenti abilitati esclusi dalle Gae: assordante il silenzio del ministro Gelmini
Data: Lunedì, 03 ottobre 2011 ore 09:01:23 CEST Argomento: Sindacati
Quale prospettiva
per loro e per chi intraprende il TFA? Verso un nuovo reclutamento? La
posizione dell’Anief.
Da tre anni, all’inizio dell’autunno, una manifestazione si tiene
davanti al Miur per ricordare come non siano fantasmi i docenti
abilitati dalle università, accademie e conservatori su un numero
chiuso disposto da Roma. Oggi, la loro situazione è tanto più
emblematica se si pensa alla decisione del ministro di aprire i nuovi
corsi abilitanti.
Questi colleghi abilitati hanno diritto all’inserimento in GaE, perché
hanno superato un regolare concorso per accedere alla professione
dell’insegnamento, hanno persino ricorso al Tar Lazio e ora
ricorreranno al Giudice del lavoro per farsi riconoscere il diritto
all’inserimento; avevano ottenuto una risposta favorevole alle loro
richieste anche dal Parlamento nelle ultime due manovre finanziarie,
eppure il Governo per la ferma ostinazione del ministro Gelmini, vuole
rendere carta decorativa il certificato di abilitazione
all’insegnamento dopo averli costretti a superare un esame di stato
avente valore concorsuale. È un pregiudizio così profondo che vorrebbe
investire anche gli altri futuri colleghi che si abiliteranno con il
TFA, per celare il bastone dell’esclusione dietro la carota avvelenata
di un futuro concorso a cui potrebbero partecipare anche le migliaia di
docenti abilitati inseriti nelle Gae, come se ognuno di essi non avesse
superato uno o più concorsi nella sua vita per insegnare. Neanche il
concorso per il notariato è così complesso.
Anief, fin da quando era una ONLUS, nel 2002, si è sempre battuta per
inserire gli abilitati SSIS nelle graduatorie permanenti e la sua
azione è risultata incisiva e decisiva in tutti questi anni fino
all’ultimo ciclo delle SSIS (IX) nel 2008. In questi ultimi tre anni,
però, il ministro è sempre stato più sordo alle richieste dei giovani
che ha voluto abilitare nei soli canali attivati fino ad assumere
personale non specializzato o non abilitato nella materia rispetto a
quello recentemente abilitato presso i Conservatori.
Anief, nel frattempo, per rompere questa silenziosa e odiosa
opposizione, ha ispirato la proposta legislativa firmata da tutti
capogruppo della VII Commissione della Camera per inserire questi
abilitati nelle Gae, proposta il cui iter è iniziato presso la XI
Commissione; senza per questo interrompere l’azione giudiziaria presso
i diversi tribunali. Alla fine la giustizia deve trionfare. Anief non
può abbandonare questi docenti abilitati presso le Facoltà di Scienze
della Formazione Primaria, le Accademie, i Conservatori alla sola
speranza dei nuovi concorsi né può abbandonare i nuovi abilitandi
presso i TFA allo stesso destino. Tutti i docenti abilitati hanno
diritto all’inserimento nelle GaE, visto i tempi biblici previsti per
il loro esaurimento, perché il merito non sia soltanto una bella parola
da tradire per disinteresse o ignoranza o peggio per interesse di
bottega. (da Anief)
redazione@aetnanet.org
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