I mille lati oscuri dell'Usp di Palermo
Data: Domenica, 02 ottobre 2011 ore 12:10:06 CEST Argomento: Sindacati
Via Praga 29
a Palermo non è un indirizzo qualsiasi: è qui che si decidono le sorti
di tutti coloro che, a vario titolo, lavorano (o almeno aspirano a
farlo) nelle scuole di Palermo e dintorni. Attese estenuanti,
comunicazioni tardive, errori nel calcolo del punteggio e conseguenti
ricorsi, poca chiarezza nelle utilizzazioni ed assegnazioni
provvisorie, gestione oscura delle cattedre del sostegno e delle classi
comuni.
Nel resto d'Italia gli Uffici Scolastici provinciali forniscono le
disponibilità curriculari contestualmente a quelle sul sostegno, per
permettere a coloro che aspirano ad un incarico di compiere una scelta
ponderata; in locali accoglienti le convocazioni si svolgono in
presenza dei sindacati tutti (qualche volta persino i confederali!) e
non solo dell'USB Scuola; procedure di convocazione che si svolgono
entro la fine di Agosto per permettere a tutti di prendere servizio il
1 Settembre e garantire agli alunni il diritto ad un'attività didattica
regolare sin dal primo giorno di scuola.
A Palermo non è così: anno dopo anno la data delle convocazioni viene
posticipata con motivazioni pretestuose e inaccettabili, dietro le
quali è possibile cogliere i difetti organizzativi di una macchina
burocratica complessa e farraginosa, tempestiva nel rispondere al
diktat ministeriale dei tagli che impone alla Sicilia l'ennesimo prezzo
altissimo in perdita di posti di lavoro e dramma sociale, ma incapace
di gestire gli effetti di questa operazione chirurgica.
Trovare una collocazione definitiva ai docenti di ruolo in esubero,
definire in maniera chiara gli organici e stabilire la destinazione
delle risorse, al provveditorato di Palermo è impresa ardua più che
altrove. Ma non è tutto! A Palermo può capitare che il sito del Csa sia
inaccessibile proprio nei giorni in cui era prevista la pubblicazione
dei calendari: quale momento migliore per allargare la piattaforma
telematica? A Palermo un docente non ha il diritto di conoscere in
tempo utile le disponibilità sul posto comune, se non "strappandole"
dai cassetti impolverati del provveditorato e auto-fotocopiandole come
abbiamo fatto noi dell'Usb scuola Palermo.
Al Csa di Palermo non esiste il concetto di trasparenza e l'elementare
riconoscimento del diritto di compiere una scelta disponendo delle
informazioni necessarie. Tutto è possibile, anche che a convocazioni
concluse si materializzino cattedre fantasma, da tirare fuori al
momento opportuno per mettere una pezza a situazioni controverse ed
assegnare con modalità incomprensibili.
E se rimanessero posti di sostegno non assegnati per esaurimento di una
graduatoria? Naturalmente vengono dirottati su altre aree, con giochi
di prestigio e criteri poco chiari, non stabiliti preventivamente e
pubblicamente.
L'elenco delle "magie" potrebbe continuare e si ha la sensazione che il
nostro Csa abbia deciso di distinguersi sul territorio nazionale per
approssimazione, scarsa considerazione dei diritti dei lavoratori e
gestione poco trasparente del potere di cui è investito.
Noi lavoratori non intendiamo più accettare passivamente questo stato di
cose: chiederemo al provveditore di Palermo e al dirigente dell'Usr
Sicilia di porre fino a questo arbitrio, continueremo a vigilare
sull'operato del Csa di Palermo, a chiedere il rispetto del nostro
lavoro ed esigere una gestione pubblica e trasparente di tutte le
operazioni.
Usb Scuola Palermo
palermo.scuola@usb.it
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