Il TAR si dichiara incompetente, ma perché non lo ha fatto prima? Gli inserimenti a pettine sulle graduatorie retrodatate vanno depennati!
Data: Domenica, 02 ottobre 2011 ore 07:40:51 CEST Argomento: Opinioni
Gentile redazione di
Aetnanet,
gradiremmo che pubblicaste in modo più
approfondito la notizia riguardante la recente sentenza del TAR del
Lazio che si è dichiarato incompetente in materia di
giurisdizione scolastica e,, in particolar modo, in fatto di
graduatorie scolastiche.
Vorremmo, inoltre, precisare il ruolo che ha avuto il Comitato per la
tutela della 296 nel promuovere un ricorso che ora inizia finalmente a
non far passare per scontata la questione dei trasferimenti.
Leggiamo che in queste ore avete reso noto il comunicato della CISL. Gradiremmo però precisare che il ricorso è
stato sostenuto e portato avanti soprattutto dai docenti del Comitato
e, in seconda istanza, dalle avvocature di alcune regioni che si sono
nel tempo aggiunte ad adiuvandum.
Riteniamo che maggiore attenzione dovrebbe essere posta su tale
udienza, visto che riguarda il destino di circa 230 mila docenti.
Molto dubbia diventa infatti ora la
situazione: il TAR si dichiara incompetente, ma perché, noi ci
chiediamo, non lo ha fatto prima e lo fa soltanto ora?
Ad ogni modo: non bisogna scomodare Conan Doyle, per dedurre che a questo punto anche il commissario ad acta
e gli inserimenti a pettine sulle graduatorie retrodatate non hanno più
molto senso e pertanto riteniamo che questi stessi inserimenti vadano
depennati, sia pure per una questione di correttezza e di rispetto di
tutti i docenti ivi compresi quelli inseriti nelle 'code' con punteggi
più alti dei 'pettinisti'. Tali inserimenti vanno, non ultimo,
depennati anche e soprattutto per consentire sonni tranquilli a quanti
tra i docenti attualmente lavorano su posti 'accantonati' con contratto
fino ad avente diritto e consentir
loro di poter così firmare serenamente un contratto fino al 30 giugno o
giù di lì. Vogliamo, infatti, pensare anche a loro e dimostrare di
avere un minimo di rispetto per la figura del lavoratore?
Intanto continueremo ad andare avanti fino a quando la questione non si
chiarisca una volta per tutte e ci auguriamo che un giorno i docenti
italiani riescano ad avere dallo Stato e dai governi un trattamento
tale che li metta in condizione di potere evitare di spendere i propri
risparmi in studi legali come pure in corsi di formazione a
distanza per poter raggiungere l'agognato ruolo o comunque la tanto
desiderata stabilità professionale.
Comitato296 padova
comitato296.padova@gmail.com
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