A un anno dall'intervento, Saverio avvia una battaglia per mantenere il suo insegnante di sostegno
Data: Sabato, 01 ottobre 2011 ore 12:19:38 CEST
Argomento: Rassegna stampa


E' stata una giornata particolare, questo 30 ottobre 2011, per Saverio, il ragazzo di San Venanzo che un anno fa veniva operato presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma per l'installazione di un "cuore artificiale" che da allora gli permette di vivere. Un intervento davvero straordinario, in quanto si tratta del primo caso al mondo di installazione di un cuore artificiale su di un ragazzo così giovane (16 anni), e da allora le condizioni di salute di Saverio sono soddisfacenti.                  
 "Saverio - afferma la sua famiglia - ha potuto tra l'altro riprendere la scuola a cui tiene in modo particolare, anche perchè è la scuola che gli consente di sentirsi pienamente un ragazzo come gli altri (Saverio è affetto da distrofia muscolare e perciò è costretto a vivere su di una sedia a rotelle). Ma al suo rientro a scuola presso il Liceo Scientifico di Marsciano (PG), Saverio trova una brutta sorpresa, il suo insegnante di sostegno, che lo scorso anno scolastico tanto si era speso per il suo reinserimento didattico, personale ed emotivo è stato trasferito in un'altra scuola. Problemi legati a questioni burocratiche e di graduatorie rischiano di compromettere i risultati raggiunti; il suo insegnante di sostegno è riuscito meglio di altri a far inserire Saverio, tra timidezze e difficoltà, nella sua nuova vita. Adesso tutto sembra vanificato e compromesso".
"Non ci sembra giusto per Saverio - aggiunge la famiglia - ma anche per tanti ragazzi disabili come lui, che quando trovano il docente giusto hanno diritto a mantenerselo per tutto l'iter scolastico. Crediamo che sia una battaglia giusta da portare avanti per Saverio e per tanti ragazzi come lui. Chiediamo la solidarietà e la disponibilità di tanti amici per fare in modo che questa battaglia di Saverio sia la battaglia di tutti".
E intanto, proprio per sostenere questa battaglia, Saverio ha scritto alla Ministra Maria Stella Gelmini perché si adoperi per cambiare a questo fine la normativa che riguarda gli insegnanti di sostegno.
    (da http://www.orvietonews.it)

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