Save the Children: 410mila bambini poveri al Sud. Dispersione scolastica altissima e tempo pieno quasi assente: 7,1% (42,6% al Nord)
Data: Sabato, 01 ottobre 2011 ore 11:45:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Allarme dell'organizzazione: 98 su 100 senza asili nido in Campania e Calabria. Le famiglie con figli affrontano povertà doppia rispetto al resto del paese. A scuola assente il tempo pieno, 3 su 10 non prendono il diploma. Il primo ostacolo è l'illegalità
Nel Mezzogiorno 410mila bambini vivono in condizioni di povertà assoluta. E' l'allarme che arriva oggi (30 settembre) da Save the Children, nel corso della prima conferenza programmatica sui diritti dell'infanzia e adolescenza, che si svolge a Napoli a cura della Fondazione con il Sud e dell'organizzazione umanitaria.
E non solo: secondo le stime, 98 bambini su 100 sono senza asilo nido in Campania e Calabria. Le famiglie con bambini fanno i conti con una povertà relativa doppia rispetto al resto del paese: su un totale di 1.876.000 minori che in Italia vivono in condizioni di povertà relativa, 354mila si concentrano nella sola Campania.                          
 "Crescere al sud - spiega Save the Children - è di fatto una corsa ad ostacoli che inizia prestissimo, dal'asilo nido, con una frequenza di 4 volte inferiore alla media nazionale e di 2 bambini su 100 in Campania e Calabria". Al termine del percorso scolastico c'è "il muro della dispersione". tre studenti su dieci iscritti nei cinque anni precedenti non arrivano al diploma.
A scuola il grande assente è il tempo pieno.
Nel 2008, prosegue l'indagine, nel Nord-Ovest, le classi a tempo pieno hanno raggiunto il 42,6%, nelle regioni del Sud sono ferme complessivamente all'8,6% e scendono al 7,1% nelle isole. 
L'illegalità è al primo posto nella lista degli ostacoli più gravi. Questa è particolarmente nei 601 comuni del Mezzogiorno ad alta densità criminale manifesta (il 37% del totale, 1.608) dove vive il 76% della popolazione. Nel 2007 il coivolgimento diretto dei minori in reati ha riguardato 14.931 casi.

L'altro problema riguarda le risorse pubbliche. I fondi per gli interventi sociali trasferiti dallo Stato centrale alle regioni, infatti, si sono ridotti tra il 2008 e il 2011 dell'85% (da 1.213,2 milioni a 178,5). La spesa in Italia per l'educazione nel 2008 l'Italia si è collocata al 29 posto su 34 paesi secondo le stime Ocse, conclude Save the Children, attestandosi al 4,8% del Pil contro la media del 6,1% degli altri paesi.
       (da rassegna.it)

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