Di Menna: per la scuola è urgente un cambio di passo
Data: Venerdì, 30 settembre 2011 ore 15:06:23 CEST
Argomento: Sindacati


La tradizione culturale italiana è parte essenziale del patrimonio del nostro Paese – ha detto Massimo Di Menna – nel corso dell’incontro che si è svolto al Sincrotone di Frascati.   Quel che non si sottolinea mai abbastanza è che non è solo cultura letteraria.  Esiste un patrimonio di conoscenze ed esperienze scientifiche  al quale viene prestata, in genere, minore attenzione rispetto al sapere classico. Meucci,  Fermi,  Maiorana, sono alcuni esempi delle eccellenze italiane in campo scientifico.  Le ricerche sui neutrini condotte dal Cern di Ginevra in collaborazione con  i Laboratori Nazionali del Gran Sasso vedono due  italiani nell’equipe di ricerca internazionale:  Dario Autiero, coordinatore dell'analisi fisica dell'esperimento e Antonio Ereditato, coordinatore della collaborazione internazionale.
In un paese che vuole puntare sull’innovazione e sulla competitività – ha aggiunto Di Menna – occorre guardare con grande attenzione e considerazione alla scuola.  E’ necessaria una modernizzazione degli strumenti di supporto agli insegnanti. Vanno supportate  e valorizzate le loro capacità professionali.             Sosteniamo da sempre  che la scuola deve essere accogliente, ma vogliamo anche sottolineare l’esigenza di una  scuola sede di studio rigoroso. Ricerca e innovazione richiedono una solida formazione di base.
Lo sviluppo della conoscenza e della critica sono un ‘antidoto ai dogmi’  - ha detto il segretario generale della Uil Scuola - la cultura è fondamentale per l’esercizio delle libertà civili, per la formazione di uno spirito critico e di ricerca,  condizioni essenziali per il progresso scientifico e tecnologico.
La scuola che vogliamo vedere è quella dove c’è sapere, pluralismo, modernità, innovazione, coesione,  libertà;  è la qualità dell’istruzione che garantisce la laicità.
E’ urgente un cambio di passo – ha commentato Di Menna – per fare in modo che la politica possa essere vista come modalità di supporto al lavoro che viene fatto nelle scuole.  Solo con un forte intervento di semplificazione, di sburocratizzazione e rafforzando la contrattazione e il confronto, si possono dare regole certe e riferimenti solidi alle scuole e al personale, che continua ad impegnarsi con un approccio positivo, stante la delicatezza e la responsabilità della funzione.
Proponiamo una sessione parlamentare per la scuola, una giornata della politica per il paese nella quale si prendano impegni sulla modernizzazione della scuola e sul sostegno di quei tanti lavoratori che ne garantiscono il funzionamento,in grado di andare oltre l’alternarsi delle legislature.
La scuola diventi priorità per il paese. Le forze politiche devono impegnarsi tutte per scelte che spostino  risorse in favore dell’istruzione e puntino a  riequilibrare il rapporto tra spesa per l’istruzione e Pil e il rapporto tra spesa per l’istruzione e spesa pubblica che vede oggi l’Italia fanalino di coda in Europa.    (da UilScuola)

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