Quali regole per il reclutamento dei docenti. Il punto della situazione in attesa dell'attivazione dei percorsi abilitanti
Data: Giovedì, 29 settembre 2011 ore 13:26:36 CEST Argomento: Sindacati
In questa fase
convulsa di inizio anno, con operazioni di nomina ancora in corso e
assunzioni in ruolo ancora in parte congelate o non effettuate a causa
della mancata previsione delle possibilità di surroga, è opportuno fare il punto sull'attuale
sistema di reclutamento dei docenti e sulle prospettive future.
Come
avviene il reclutamento dei docenti
A norme vigenti, il reclutamento dei docenti, sulla base del
contingente autorizzato di anno in anno, avviene attraverso due diversi
canali ad ognuno dei quali è assegnato il 50% dei posti disponibili: i
Concorsi ordinari e le Graduatorie ad esaurimento (Art. 399 del Dlgs
297/94 come modificato dalla Legge 124/99).
I concorsi ordinari ai quali si fa
riferimento sono quelli del 1999 (e, se non banditi, quelli del 1990),
le cui graduatorie sono in parte esaurite.
La legge finanziaria per il 2008 prevedeva una delega al
Ministro per "la disciplina dei requisiti e delle modalità della
formazione iniziale e dell'attività procedurale per il reclutamento del
personale docente, attraverso concorsi
ordinari, con cadenza biennale".
Sulla formazione iniziale il Ministro ha provveduto, in parte, con il
DM 249/10 mentre sul reclutamento ancora non ci sono provvedimenti né è
prevedibile l'emanazione degli stessi in tempi rapidi. Naturalmente la
delega prevista non permette di modificare le norme generali, ma
semplicemente di intervenire sull'organizzazione delle procedure
concorsuali.
Chi può partecipare ai concorsi?
Di norma ai concorsi ordinari possono
partecipare solo coloro che sono in possesso dell'abilitazione, anche
se sono previste specifiche deroghe per gli ITP, per i laureati entro
determinate date e per i maestri diplomati.
Quale legame esiste tra
formazione iniziale e reclutamento
A normativa vigente, la formazione
iniziale dei docenti è finalizzata al solo conseguimento
dell'abilitazione e non ha nessun legame diretto con il reclutamento.
Già dai percorsi attivati nel 2008/2009 non è stato più
possibile inserirsi nelle graduatorie ad esaurimento, malgrado le
numerose sollecitazioni sindacali e del Parlamento, e ad oggi ci sono alcune migliaia di docenti abilitati o
abilitandi che avranno come unica opportunità di reclutamento
l'inclusione in II fascia delle graduatorie d'istituto e la
partecipazione ai futuri concorsi ordinari.
La Laurea in Scienze della formazione primaria e i Tirocini Formativi
Attivi (TFA) non forniscono alcuna condizione di maggior favore ai fini
del reclutamento, ma semplicemente il possesso dell'abilitazione che
è titolo necessario (salvo le eccezioni indicate sopra) per
partecipare ai concorsi.
La posizione della FLC CGIL
A parere della FLC le modalità con le quali si procederà al
reclutamento nella scuola, il numero programmato delle abilitazioni,
non possono essere ridotte a una discussione privata del Ministro con
interlocutori "amici". Un tema così delicato e decisivo per il futuro
della scuola non può e non deve essere affrontato in spregio alle
corrette relazioni con le parti sociali.
Non è utile a nessuno fomentare conflitti generazionali o
contrapposizioni tra legittime aspettative.
Per allargare l'acceso alla professione docente anche alle giovani
generazioni, c'è una sola strada: ripristinare i posti tagliati in
questi anni e introdurre l'organico funzionale come abbiamo ampiamente
dimostrato con le nostre proposte. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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