Concorso DS: facciamo qualche conto
Data: Lunedì, 26 settembre 2011 ore 11:42:43 CEST
Argomento: Redazione


Secondo  un articolo pubblicato dall’ADI ( Associazione Docenti Italiani ) si evince che il 26 o 27 settembre p.v. sarà pubblicato sul sito del MIUR l’elenco dei quesiti da espungere dalla “batteria” pubblicata il primo settembre u.s. Si tratterrebbe di circa 100 quesiti con risposte errate, di circa 50 quesiti con risposte opinabili e di circa 12 quesiti le cui domande sono eccessivamente lunghe, tali da comportare un tempo di lettura che supera il tempo medio di 1 minuto previsto per la risposta (100 quesiti in 100 minuti). Considerando che le domande complessive sono 4911 e  quelle che il MIUR dovrebbe giudicare imperfette sono 162,  otteniamo una percentuale di errore superiore al 3%,  in altre parole nella batteria di test pubblicata il primo di settembre, ogni 30 domande, faceva bella mostra di se una errata.
Questa tardiva errata corrige ( sono trascorsi 26 giorni ) ha permesso  uno studio viziato di ben 6 domande errate al giorno per ogni candidato, infatti , nell’ipotesi che un insegnate aspirante DS abbia completato in 26 giorni lo studio dell’intera batteria, memorizzando, quindi, 200 domande al giorno, lo stesso, in media, si sarebbe imbattuto quotidianamente, suo malgrado,  in 6 o 7 domande errate. Da questi numeri nascono inquietanti interrogativi, come il fatto che ora la banca dati corretta esiste,  ma non è quella pubblicata il giorno 1 settembre, e che, visto il richiesto impegno puramente mnemonico,  il numero del singolo quesito estratto non corrisponderà a quello iniziale, inserito nel librone, dato che non  ci saranno più le domande  errate. Si potrebbe contestare che la prova preselettiva non sia puramente mnemonica, ma in questo caso il 3% di errori  ha condizionato  la preparazione complessiva, perché il candidato, a causa degli errori presenti, per ogni singola domanda visualizzata, è  stato costretto a fare una ricerca mirata per determinare  l’esattezza del contenuto proposto, con tutto quello che ne consegue in termini di tempi di studio. Le associazioni, i sindacati, gli studi legali, i candidati ora sono obbligati a  domandarsi se  tutto ciò  è sufficiente a fare un ricorso preventivo per bloccare tutta la procedura concorsuale.

Aldo Domenico Ficara
aldodomenicoficara@alice.it





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