Tra tunnel e ponti immaginari regna una grande confusione
Data: Domenica, 25 settembre 2011 ore 15:08:22 CEST
Argomento: Redazione


Vediamo di fare il punto sulla politica dell’apparire dei nostri governanti, due opere immaginifiche sono alla base programmatica degli attuali editti mediatici: il tunnel CERN- Gran Sasso e il ponte sullo stretto di Messina. Approfondendo l’argomento, sembrerebbe che per il tunnel tra il Cern e i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento Cngs, l'Italia abbia contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro, ed essendo la lunghezza dell’ ipotetico tunnel di 732 Km, l’impegno italiano per Km sarebbe poco più di 61000 euro. Per quanto riguarda il ponte sullo stretto di Messina, presentato come un'opera faraonica, il costo sarebbe di circa 6 miliardi di euro: 2,2 miliardi a carico dello stato e 3,8 miliardi forniti da non meglio identificati privati, quindi secondo il parere degli “esperti” ( dello stesso stampo di quelli del comunicato MIUR sul tunnel CERN-Gran Sasso ) poco più della linea C della metropolitana di Roma e molto meno della Tav Torino Lione.
La lunghezza dell’attraversata stabile sullo stretto è di 3300 metri, con un conseguente costo a Km di circa  un miliardo e 800 milioni di euro ( per lo stato italiano circa 666 milioni di euro ) . Risulta evidente una incongruenza di cifre, per cui,  o l’ipotetico tunnel CERN- Gran Sasso è un affare o il mai costruito ponte sullo stretto non lo è. Comunque sia nel mondo di Fantaslandia, dove ogni grande opera si paga con i soldi del monopoli, tutto si può pensare e dire, perché tutto è fantastico ed irreale, come ci dicevano della crisi finanziaria del 2008,  che oggi  ci fa tremare.

Aldo Domenico Ficara
aldodomenicoficara@alice.it





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