8 ottobre in piazza perché cambiare si può. Pantaleo scrive ai promotori degli Stati Generali della Conoscenza
Data: Domenica, 25 settembre 2011 ore 09:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Più che una
lettera è un appello, quello che il segretario generale della FLC CGIL
scrive alle 32 associazioni che hanno promosso con successo gli Stati
generali. È un appello alla coscienza di ciascuno, affinché la società
civile si mobiliti e acquisti fiducia nel cambiamento. Abbiamo tutti un
obiettivo comune: uscire dalla crisi economica e morale, ridare un
futuro ai giovani e al Paese. Per questo il “pubblico” in termini di
istruzione, ricerca, servizi alla persona può essere uno straordinario
volano di sviluppo. (da Flc-Cgil)
Ecco il testo della lettera:
"Pubblico è futuro" sarà questa la parola d’ordine della grande
manifestazione nazionale promossa dalla CGIL, dalla FLC CGIL e dalla FP
CGIL a Roma l’8 ottobre.
Ancora un appuntamento di lavoratori e di popolo per esprimere il
radicale dissenso su una manovra finanziaria che colpisce pesantemente
il lavoro pubblico e lo stato sociale, distrugge i diritti nel lavoro e
non favorisce né la crescita né l’occupazione.
Il nostro Paese per uscire dalla crisi ha bisogno di cambiare
profondamente il suo modello di sviluppo. Sarebbe una grande sfida. Ma
il Governo sa solo tagliare la spesa sociale ed è incapace di investire
nel futuro. Esclude le nuove generazioni dal lavoro, scaricando su di
esse buona parte dei costi della crisi.
Ad aggravare la situazione la gigantesca questione morale che pesa su
Berlusconi e il Governo, screditandoli sul piano internazionale e
marcando una frattura con i problemi reali dei cittadini: alla crisi
economica si intreccia sempre più la crisi democratica.
La CGIL ha dimostrato che era possibile un'altra manovra per
garantire la crescita, l'occupazione, l'equità e la giustizia. Ha
presentato una piattaforma per ridare centralità al lavoro e alle
protezioni sociali come fattore anche di coesione.
Vogliamo realizzare una vasta rete di alleanze sociali per ricostruire
identità collettive capaci di ridare fiducia alle persone. Al lavoro
pubblico bisogna ridare la dignità di funzione sociale necessaria per
garantire i diritti di cittadinanza. La riconquista del contratto
nazionale e della contrattazione, la valorizzazione professionale, la
difesa della libertà e dell'autonomia sono condizioni decisive per
migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Vogliamo ridare valore al lavoro e cancellare le norme che lo
avviliscono.
Vogliamo fare della conoscenza il volano per una diversa qualità della
crescita e come chiave del benessere e cancellare i tagli pesantissimi
a istruzione e ricerca.
Democrazia e conoscenza sono interdipendenti tra loro in quanto
formazione e informazione determinano inclusione o esclusione dalla
società.
Gli Stati generali della Conoscenza sono stati un’esperienza che ha
arricchito tutti noi che li abbiamo voluti e vissuti e hanno avuto il
merito di rimettere al centro dell'attenzione la conoscenza come bene
comune, principio base per un progetto di rinnovamento sociale e di
ricostruzione democratica ed etica del nostro Paese. Occorre dare
continuità a quella esperienza che ha superato ogni parzialità per
costruire una rete ampia di soggetti impegnati a progettare vere
riforme della scuola, dell'università, dell'afam e della ricerca
pubblica.
Siamo convinti che un sentire e un’azione comune siano necessari per
affrontare l’insieme delle emergenze che il nostro Paese sta vivendo,
purché l’intera società civile abbia coscienza che cambiare si può.
Con questo spirito chiediamo la vostra adesione alla manifestazione
dell'8 Ottobre che vuole essere aperta a quanti condividono la nostra
voglia di cambiare e hanno fiducia che ciò sia possibile
redazione@aetnanet.org
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