Il “caro e vecchio” superinsegnante di greco e latino è salvo… per il momento (Consiglio di Stato, ord. 3926 del 2011)
Data: Venerdì, 23 settembre 2011 ore 21:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Non c’è da
meravigliarsi: per l’ennesima volta i giudici intervengono su
provvedimenti promessi (e mai mantenuti) del Ministro Gelmini. Dalle
classi pollaio agli insegnanti tappabuchi i nostri Tribunali si stanno
divertendo un mondo (!) a correggere il vertice supremo dei
correttori per professione.
Si sta parlando della recente ordinanza del Consiglio di Stato del 13
settembre u.s. che, con pochi e semplici tratti di penna rossa, come
quella delle nostre maestre, ha bacchettato il Ministro Gelmini sul
riordino delle classi di concorso dettato con CM n.
21/11.
Infatti, in seguito a questo riordino gli insegnanti abilitati in
Italiano, Storia e Geografia, oltre che negli istituti tecnici e
professionali, potevano accedere ai licei, ad eccezione del classico;
gli inse-gnanti abilitati anche in Latino, oltre che nei licei e
istituti magistrali, avevano la possibilità di ac-cedere al
biennio del liceo classico; gli insegnanti abilitati anche in Greco,
potevano insegnare al classico , ma in concorrenza con gli altri
docenti non abilitati in tale materia.
C’è chi è stato che ha parlato di discriminazione, chi ha indetto
campagne per salvare “il panda-insegnante di greco”, altri hanno
proposto ricorso davanti al Giudice. In un primo momento il TAR
Lazio aveva rigettato le domande cautelari presentate, mentre il
Consiglio di Stato, con ordinanza N. 6885/2011 ha accolto l’appello
cautelare, ritenendo il ricorso assistito da apprezzabile fumus boni
iuris, disponendo la trasmissione della pronuncia di appello al
T.A.R. per la sollecita fissazione dell’udienza di merito.
La motivazione è da ricercare nella preclusione di ogni misura
anticipatoria in via amministrativa del contenuto e degli effetti del
provvedimento regolamentare in merito alla razionalizzazione ed
accorpamento delle classi di concorso. Il MIUR è stato anche condannato
al pagamento delle spese relative alla fase cautelare davanti al
Consiglio di Stato, fissate in 1000 €.
Il “caro e vecchio” superinsegnante di greco e latino è salvo, per il
momento, a dispetto di chi, ma-gari, non ha avuto in passato un ottimo
rapporto con il ginnasio.
(Leggi Oggi - Quotidiano di Informazione Giuridica)
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