Uso delle droghe nel corpo docenti e dichiarazioni del segretario della Flc-Cgil
Data: Venerdì, 23 settembre 2011 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Risulta quanto mai triste considerare l'incresciosa vicenda della docente di scuola elementare trovata ad iniettarsi una dose di eroina a scuola; una vicenda da cui si evince lo stato di deriva sociale a cui siamo giunti..... un episodio simile, infatti, dovrebbe innanzitutto far riflettere sull'incapacità , ormai, della nostra società moderna di prestare ascolto e preventiva assistenza a chi ne ha bisogno, e questo a prescindere dal lavoro pubblico o privato che si svolga, per il fatto stesso di essere un cittadino e come tale come appartenente ad una comunità a cui presta dei doveri ma dalla quale deve certamente avere in cambio anche diritti nonché aiuto, quando occorre.
Ma risultano altresì sconvolgenti  le dichiarazioni di un dirigente di uno dei maggiori sindacati italiani, la CGIL, riguardo il fatto che occorre distinguere tra droghe leggere e droghe pesanti, giustificando l'uso delle prime. Un'affermazione del genere è decisamente fuorviante, diseducativa e , lasciatemi dire, anche immorale ed indegna di chi pretende di difendere i diritti e lo status dei lavoratori e quindi, in ultima analisi, dei cittadini.
Non so se occorre ricordare al sig. Pantaleo che dichiara così alla leggera simili fesserie che  le droghe, tutte, così come anche l'uso anche occasionale di alcool sono tra le peggiori piaghe della nostra società; i danni alla salute fisica e psicologica sono sempre pesanti e in nessun modo si può affermare il contrario. Sono d'accordo sul fatto che lo Stato debba intervenire con ausili più efficaci e congeniali per le persone, non solo giovani, che cadono vittime dell'uso di droghe, tutte, e dell'alcool. Non si può ,infatti, abbandonare la gente a se stessa. Ma non si può altrettanto accondiscendere a modelli così pericolosi di dipendenze, di estrema compromissione della propria salute e dei danni sociali enormi che tutto questo comporta. Se dipendesse dalla sottoscritta, proibirei assieme all'uso delle droghe ( tutte) anche la vendita dell'alcool, il cui rischio , a volte subdolo, per  la salute , è spesso sottovalutato.
Che la CGIL pensi quindi a svolgere il proprio lavoro “sindacale”, se le riesce, abbandonando tali atteggiamenti pseudo libertari che hanno il solo scopo di portare alla deriva la nostra società; come se ce ne fosse bisogno.


Tecla Squillaci
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