Flc-Cgil: 8 ottobre 2011, lavoratori pubblici e della conoscenza in piazza
Data: Venerdì, 23 settembre 2011 ore 19:00:00 CEST
Argomento: Sindacati


"Pubblico è futuro", con questo imperativo i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza, scuola, università e ricerca, scenderanno in piazza a Roma l'8 ottobre (ore 14 corteo da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo), in occasione della manifestazione nazionale proclamata dalla FP e FLC CGIL. Una mobilitazione indetta per contrastare, come emerge dalla manovra, l'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico, le pubbliche amministrazioni e il sistema della conoscenza e che per la CGIL rappresenterà un momento importante per l'avvio della campagna per le elezioni delle RSU, che si terranno il prossimo anno e che porteranno al voto oltre 3 milioni di lavoratori pubblici.                     
La manovra "iniqua e vessatoria", definitivamente approvata dalla Camera il 14 settembre scorso, taglia le risorse destinate all'intervento pubblico e privatizza i servizi, riduce drasticamente le risorse destinate all'istruzione e alla ricerca pubblica, producendo così, avverte la FP e FLC CGIL, degli effetti drammatici sia sui cittadini che sui lavoratori pubblici. In particolare, come spiegano le due categorie della CGIL nel volantino della manifestazione, l'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico si concretizza
con il blocco, almeno per 4 anni, dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa
con il blocco degli scatti nella scuola e nelle università
con l'ennesimo stop delle assunzioni
con il licenziamento dei giovani precari
con il peggioramento delle condizioni di lavoro.
A danneggiare ulteriormente la condizione lavorativa del settore pubblico, affermano preoccupate la FP e la FLC CGIL, il taglio delle retribuzioni, la "rapina" del TFR, per il quale è previsto uno slittamento da 6 mesi a 2 anni e il prelievo economico "illegittimo ed incostituzionale" solo sui redditi dei lavoratori pubblici e dei pensionati. Un particolare accanimento, inoltre, verso le donne del pubblico impiego e non solo, che vedranno l'innalzamento della loro età pensionabile.
Una manovra che, secondo la CGIL, metterà a rischio la coesione sociale del Paese, indebolendo i diritti dei cittadini attraverso il taglio ai finanziamenti per la sanità e i servizi di welfare degli enti locali. L'aumento delle tasse, "per chi le paga - avverte la FP e la FLC CGIL - non coinciderà con il miglioramento della qualità dei servizi". Intanto nell'istruzione pubblica si continua a demolire il diritto allo studio.
Per queste ragioni i lavoratori pubblici e della conoscenza saranno in piazza a Roma, sabato 8 ottobre, per rivendicare un sistema pubblico di qualità che garantisca i diritti dei cittadini e lo sviluppo del Paese, affinché vengano incentivati gli investimenti nella conoscenza e per esigere il rinnovo dei contratti nazionali e l'esercizio della democrazia attraverso il voto delle RSU nei posti di lavoro.  (da Flc-Cgil)

 redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-244690.html