Assenze del personale a t. d., che ritardano la progressione di carriera
Data: Venerdì, 23 settembre 2011 ore 08:19:03 CEST
Argomento: Sindacati


Su ItaliaOggi (“L’assenza allunga il gradone e fa saltare l’aumento”), Franco Bastianini riferisce di una circolare, diramata lo scorso 7 settembre, con la quale l’USP di Torino richiama l’attenzione dei dd.ss. sulla necessità di comunicare al Sidi le assenze del personale in servizio con contratto a t.i., poiché possono interrompere la progressione di carriera, alla quale è collegato il trattamento economico.
“La progressione di carriera del personale in servizio alla data del 31 agosto 2011 si articola, come dispone l’art.79 del contratto scuola 27 novembre 2009, su sei posizioni stipendiali alle quali si accede dopo tre anni, dopo nove, dopo quindici, dopo ventuno e dopo trentacinque anni di servizio utile. Il passaggio da una posizione stipendiale a quella successiva può essere tuttavia ritardato di due anni in caso di sospensione dal servizio per la durata superiore a un mese per il personale docente, e per la durata superiore a 5 giorni per il personale Ata; di un anno in caso di sanzione disciplinare di sospensione dal servizio.                    
Ad interrompere il passaggio ad una posizione stipendiale superiore concorrono, inoltre, le assenze ingiustificate, l’anno sabbatico, le aspettative per motivi di famiglia, di lavoro, di studio, aspettativa per il ricongiungimento al coniuge all’estero, congedo per assistenza ai familiari con particolari patologie”.     (da Anief)

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