I presidi bacchettano: ''No alle occupazioni''. Lettera in vista dell'autunno caldo della scuola
Data: Mercoledì, 21 settembre 2011 ore 23:55:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
''La scuola pubblica
non si difende con le occupazioni''. E' il titolo della lettera aperta
rivolta da 18 presidi toscani agli studenti delle scuole
superiori.
Nel documento i dirigenti dicono basta alle occupazioni, ma offrono ai
ragazzi l'uso pomeridiano dei locali scolastici per organizzare forme
di protesta alternative: ''Gli studenti devono essere consapevoli che
se la politica è una cosa seria devono essere credibili anche le loro
forme di protesta. Dobbiamo dire che non risultano tali le occupazioni
degli ultimi anni''.
''E' infatti inevitabile - si legge nel testo - che si dubiti della
genuinità delle motivazioni quando la protesta comporta un periodo piu'
o meno lungo di vacanza''. Questo non vuol dire che i giovani non
debbano fare politica: ''La scuola deve senz'altro valorizzare
l'interesse dei giovani per la dimensione politica, anche mettendo a
disposizione i suoi locali in orario pomeridiano per approfondire i
problemi della società e della scuola da loro più sentiti''.
Nel documento si sottolinea che ''la scuola è un servizio pubblico,
pagato dai cittadini con le tasse, e ogni giorno di interruzione delle
lezioni e' uno grave spreco di risorse. Senza contare che spesso
durante le occupazioni vengono causati gravi danni a edifici e
attrezzature''.
Gli studenti sono avvisati, chi occupa quest'anno potrebbe incorrere in
severe sanzioni: ''Come dirigenti abbiamoil dovere di garantire il
rispetto delle regole che governano la comunità scolastica, tutelare il
diritto allo studio e preservare l'integrità delle strutture
scolastiche''.
(da http://www.lanazione.it)
redazione@aetnanet.org
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