Appello per una PIAZZA INDIGNATA della scuola e non solo. Giovedì 22 settembre ore 17.00 p.zza Massimo a Palermo
Data: Mercoledì, 21 settembre 2011 ore 22:30:00 CEST
Argomento: Comunicati


Precari, donne, pensionati, lavoratori, disoccupati: tutti i settori esposti alla turbolenza economica e sociale sono sotto attacco, mentre le grandi ricchezze dei ceti privilegiati vengono graziate senza pudore- 
In una situazione di crisi economica e di emergenza sociale, il Governo tenta di far passare il massacro della Scuola pubblica sempre più sotto silenzio: le pessime “riforme” delle Ministre dei governi di destra, Moratti (scuola elementare e media) e Gelmini (scuola superiore), la prima mantenuta praticamente inalterata da Fioroni e la seconda passata senza una opposizione politica adeguata, il taglio drastico di orari e discipline in nome di un “progetto didattico-pedagogico” fondato sulla dottrina del risparmio e del ridimensionamento della scuola pubblica statale a vantaggio degli istituti privati paritari, l’espulsione dalla scuola di migliaia di docenti precari e ATA, il ridimensionamento dei docenti di sostegno che sottraggono agli studenti disabili assistenza didattica e materiale, tutto questo rischia di essere considerato un destino anziché una politica scellerata in linea con lo smantellamento del diritto allo studio e la mercificazione dell’istruzione e del sapere.
Ogni anno la situazione peggiora a vista d’occhio: plessi che hanno serie difficoltà a garantire agibilità e sorveglianza per mancanza di collaboratori; segreterie senza personale per il licenziamento di fatto di molti assistenti amministrativi precari anche con oltre 10 anni di servizio; tempo pieno e prolungato in estinzione alle materne, alle elementari e alle medie; sempre più alunni nelle aule e sovraffollamento in classi “pollaio”, anche con accorpamento selvaggio di specializzazioni diverse senza tener conto delle necessità didattiche; edifici scolastici fatiscenti e insicuri, come attestano le notizie sempre più frequenti anche nella nostra provincia e comune.
 
Questi sono i risultati più evidenti della politica scolastica degli ultimi dieci/quindici anni improntata a sottrarre risorse alle strutture pubbliche statali in nome del principio neoliberista della sussidiarietà e dell’integrazione/concorrenza tra scuole pubbliche -statali e scuole private paritarie.
 
A tutto questo si aggiunge una manovra economica che tra luglio e settembre (ma non è finita qua) ha introdotto ulteriori sacrifici ai lavoratori, anticipazione della pensione a 65 anni per le donne,congelamento del tfr per due anni blocco dei pensionamenti per un anno, fino all’ignobile imposizione (anticostituzionale, oltre che miserabile sul piano etico) ai docenti inidonei di essere costretti a presentare domanda per essere inquadrati nel personale amministrativo o a essere trasferiti di ufficio ad altra amministrazione, anche fuori regione. La  cosiddetta riforma della scuola rivela oggi ancora più nettamente un piano di tagli economici sulla cultura e sul futuro di bambini e ragazzi,  tutto in vista della svendita dell'istruzione pubblica a favore di quella privata.
 
Lanciamo un Appello a genitori, docenti, ATA, studenti, cittadini tutti, per una PIAZZA INDIGNATA DELLA SCUOLA (E DELL’UNIVERSITA’) CONTRO  LO SMANTELLAMENTO DEL SISTEMA PUBBLICO/STATALE DELL’ISTRUZIONE E DEL SAPERE
 
Giovedì 22 settembre ore 17.00 p.zza Massimo


Cobas Scuola Palermo






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