Gelmini e provveditorato di Roma: due facce dello stesso caos
Data: Mercoledì, 21 settembre 2011 ore 12:50:51 CEST Argomento: Comunicati
Mentre il Governo si
appresta a definire i regolamenti sul nuovo sistema di reclutamento (il
cosiddetto TFA) i provveditorati di tutta Italia, ed in particolare
quello di Roma, continuano a svolgere le convocazioni nella confusione
generale e in molti casi in una palese mancanza di legalità, come
denunciato in molte situazioni dai precari della scuola e soprattutto
dal CPS.
Rispetto alle contestazioni scaturite in più sedi, l’amministrazione ha
risposto con un atteggiamento sordo, motivato esclusivamente dalla
volontà di assecondare il diktat della Gelmini che l’anno scolastico
cominciasse regolarmente, dando la parvenza che la scuola funzioni
regolarmente sin dai primi giorni.
La causa principale del caos nelle convocazioni - che si riflette sulle
scuole - risiede in una legislazione carente che, per tentare di
gestire un fenomeno crescente com’è quello del precariato in un quadro
complessivo di tagli, cerca aggiustamenti particolari, leggi e leggine
spesso in contraddizione tra loro che amplificano il problema.
Sulle difficoltà presenti si affacciano quelle future: dopo aver
cinicamente affermato, per giustificare i tagli, che in passato si sono
illusi i precari, ora il Governo dà ad intendere che gli abilitati dei
nuovi percorsi formativi (TFA), la cui gestione è delegata alle
università già ampiamente arricchite con i master, formeranno un
ulteriore canale di reclutamento che si aggiungerà agli altri. Invece
ai precari tutti si deve garantire il ripristino delle cattedre
tagliate, l’accesso alle quali dovrà avvenire tramite una graduatoria
unica sulla base del punteggio maturato da ciascuno, vecchi e nuovi
abilitati.
In questo quadro generale, poi, si collocano i gravissimi problemi
degli ATA – il cui organico è sempre più ridotto mentre aumenta il
carico di lavoro - e dei docenti di sostegno, ai quali l’utilizzo di
docenti soprannumerari di altre classi di concorso, inidonei rispetto
alle funzioni da svolgere, toglie cattedre.
Il quadro complessivo deprime la scuola pubblica, ma ci sono segnali di
segno contrario, come la vittoria dei precari di Torino, che mostra
come la lotta per la legalità può essere vincente. Proseguiamo anche a
Roma il percorso di mobilitazione cominciato a settembre. Discutiamo
insieme a tutte le componenti della scuola delle azioni da
intraprendere contro le irregolarità del Provveditorato e per chiedere
il ripristino dei posti tagliati.
ASSEMBLEA 30 SETTEMBRE ORE 16,00
ITIS “Galilei” via Conte Verde, 51 (metro Manzoni)
PRESIDIO 7 OTTOBRE USP DI ROMA ORE 15,00
CP S – Roma
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com; http://cps-roma.blogspot.com/
|
|