Porte chiuse in faccia ai docenti precari di musica abilitati. Interrogazione di Caterina Pes (PD) a Gelmini.
Data: Mercoledì, 21 settembre 2011 ore 07:33:11 CEST
Argomento: Attività parlamentare


Animata da un eccesso di trionfalismo il ministro Gelmini si era affrettata a definire “epocale” la sua riforma della scuola che, viste le numerose falle che si cerca di tamponare, di epocale ha solo i problemi e i disagi di cui sono vittime gli studenti e tutto il personale, docente e non docente, sottoposto a una dose massiccia e pluriennale di tagli e “razionalizzazioni”.
In cima alle grandi incompiute della Riforma Gelmini – celebrata a più riprese su tutti i mezzi di informazione – si collocano i Licei Musicali, istituti che avrebbero dovuto allargare l’offerta formativa della secondaria superiore ma che, a due anni dal loro varo, sono ancora pochi, insufficienti a soddisfare la domanda e mal distribuiti sul territorio nazionale.
La Riforma Gelmini ha di imperio istituito i licei musicali cancellando la disciplina di educazione musicale nelle ex scuole superiori e, lungi dal dare un’attuazione definitiva a questo ambito della formazione liceale, ne ha prorogato “la fase transitoria”.                    
  La fase di rodaggio e l’eliminazione dall’istruzione di secondo grado dell’educazione musicale chiude di fatto le porte dell’insegnamento ai docenti precari di musica abilitati nella classe di concorso A031 che sono collocati in posizione utile per gli incarichi e le supplenze nelle graduatorie ad esaurimento (GaE).

Il Ministero infatti, in deroga a quanto accaduto per altri indirizzi, ha consentito nei soli licei musicali che le ore di educazione musicale o laboratorio musicale venissero assegnate come utilizzazione a docenti a tempo indeterminato di strumento musicale – curriculari o con la specializzazione nel sostegno – della scuola secondaria di primo grado.

In questo modo le poche cattedre di musica – vista la recente istituzione di questo indirizzo liceale -   non sono ricoperte da quei docenti  che hanno conseguito comunque diplomi specifici per l’insegnamento dell’educazione musicale.

Inoltre i docenti di ruolo utilizzati nei Licei musicali non sono perdenti posto nei propri istituti e per alcune discipline come Laboratorio di musica d’insieme e Esecuzione e interpretazione, sono stati utilizzati docenti  in possesso della sola licenza media e diploma di strumento musicale minando gravemente così la qualità stessa dell’insegnamento, tanto più che per alcune discipline a carattere musicale il ministero richiede titoli di studio superiori come la laurea o un diploma specialistico.

Allo scopo di tutelare la situazione in cui si trovano – a causa di queste disposizioni – i docenti abilitati nella classe di concorso A031, privati di fatto della possibilità di insegnare le proprie discipline presso i Licei musicali, ho rivolto un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, della Ricerca e della Università.

Al ministro chiedo quali iniziative intenda assumere per risolvere e tutelare definitivamente  la grave condizione dei docenti precari a t.d. inseriti nella classe di concorso A031 e quali procedure di reclutamento e valutazione dei titoli utili per l’accesso all’insegnamento delle nuove discipline caratterizzanti il liceo musicale intenda promuovere salvaguardando i diritti acquisiti dei docenti precari della cdc A031.

La fase che lo stesso ministro ha definito transitoria – ma ancora per quando? – crea incertezza e lede le legittime aspettative di lavoro per numerosi docenti che dopo aver conseguito oltre all’abilitazione diversi diplomi di strumento musicale e avere alle spalle numerosi incarichi di supplenza rischia di essere estromesso dall’incarico a t.i. nella scuola secondaria superiore.    (da Pd)

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