Potenza: insegnante maltratta alunni, genitori li affidano all’avvocato che li preleva
Data: Martedì, 20 settembre 2011 ore 12:11:10 CEST
Argomento: Rassegna stampa


I genitori di nove bambini hanno incaricato un legale di “ritirare” i propri figli, che frequentano la scuola media di Banzi, nel potentino, durante l'ora di lezione tenuta da un'insegnante che avrebbe dimostrato di utilizzare un metodo didattico poco ortodosso. Secondo le denunce dei genitori, infatti, la donna insulterebbe e deriderebbe i bambini e, in alcuni casi, avrebbe anche usato le mani per piccoli rimproveri.                           
Bambini prelevati da un avvocato - Così, ogni giorno alle 11, l'avvocato Mariateresa Di Florio, attraverso una delega con cui i genitori le hanno trasferito la potestà genitoriale, dovrà prelevare dalla classe i nove alunni e tenerli nell'androne dell'istituto fino a mezzogiorno, ossia per tutta la durata della lezione tenuta dall'insegnante contestata, riaccompagnandoli in classe solo successivamente. Questa situazione perdurerà fino a che la scuola, che fa capo all'Istituto comprensivo di Genzano di Lucania, non prenderà provvedimenti nei confronti dell'insegnante. I genitori, infatti, attendono l'arrivo di qualche ispettore dell'Ufficio scolastico provinciale a cui hanno chiesto di assegnare ai propri bambini un insegnante diverso, a causa del rapporto difficile che essi hanno con la docente già dall'anno precedente. Nonostante i solleciti, però, la loro richiesta non è stata presa in esame ed è questo il motivo per cui hanno optato per questa decisione drastica.

Nessuna verifica da parte della scuola - «I racconti dei bambini sono gravi. Per questo i genitori hanno deciso di ritirare i figli dalla scuola nelle ore in cui sono a disagio, soprattutto psicologico» ha dichiarato all'Adnkronos l'avvocato Mariateresa Di Florio. «Oggi ho preso in consegna i bambini per la prima volta – ha spiega - e venerdì c'è la prossima. Mi recherò nuovamente sul posto. Durante l'ora di lezione aspettiamo nel portone che l'ora finisca e poi li riporto in classe. Questa forma di protesta è stata decisa perchè finora tutte le autorità scolastiche sono state interpellate, fino al Ministero dell'Istruzione, ma nessuna si è mossa quantomeno per verificare quello che i bambini raccontano. Il dirigente scolastico si è mostrato disponibile ma non sappiamo se sono stati adottati dei provvedimenti disciplinari in base a quanto in suo potere». «Con tale insegnante – ha aggiunto il legale - i bambini sono spaventati, si trovano in uno stato di disagio psicologico perchè vengono insultati, derisi, scherniti e qualche volta, dicono i bambini, anche maltrattati», ha concluso l'avvocato. I presunti maltrattamenti consisterebbero in pizzichi, scappellotti, tirate d'orecchi ma finora non c'è stata una verifica sul contenuto dei racconti degli alunni.

Francesca Theodosiu
  (da http://www.newnotizie.it/)

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