Scuola, le vostre denunce. Le raccoglie “Il Messaggero” a dilatua@ilmessaggero.it
Data: Martedì, 20 settembre 2011 ore 08:02:54 CEST Argomento: Rassegna stampa
A causa dei
tagli effettuati dal ministero dell'istruzione, una classe 3^ e una 4^
del Liceo Scientifico G. Galilei di Modica (Rg), Corso di studi
ordinario, verranno smembrate e gli alunni distribuiti in altre classi.
Si verranno a formare classi di 30 o più alunni per le quarte e
un'unica classe di più di 50 alunni per quanto riguarda le terze. Il
ministero non ha, infatti, concesso alla scuola la formazione di una
seconda classe terza, con corso di studi ordinario, poichè essendo gli
alunni complessivi, tra ordinario e PNI (progetto nazionale
informatica), 132, per il ministero sono sufficienti solo 5 classi. Non
è stato, però, tenuto in considerazione che rimangono 4 classi PNI ed
una sola con corso di studi ordinario, costringendo i docenti a
lavorare in condizioni impossibili. Le classi "pollaio" dovranno quindi
fare lezione in auditorium e nell'androne della scuola per rispettare
le norme di sicurezza previste, in mancanza di classi che possano
contenere più di 23 alunni. Lo stesso per le classi quarte: 135
studenti, 7 classi necessarie (4 PNI, 3 ordinario); solo 6 classi
concesse (4 PNI, 2 oridinario), di cui le due ordinario hanno 30 alunni
per classe. Si è già mosso sia il comitato studentesco per organizzare
manifestazioni sia l'associazione dei genitori, che con una diffida
chiede al ministero la concessione delle classi per garantire agli
studenti lo svolgimento dei piani di studi. Egidio Giurdanella
I genitori della scuola Chico Mendez di Roma, della classe 3 elementare
sezione B, rende noto il grave disagio che si verifica oramai da tre
anni nella nostra sezione, alla quale e stata assegnata un'insegnante
di ruolo, che non si e mai presentata presso la nostra scuola. Abbiamo
saputo solo ora, in quanto per i due anni precedenti ci e stato tenuto
nascosto, che l'insegnante in questione vive in Calabria, ed alla fine
di ogni anno scolastico chiede "appoggio"presso una scuola calabrese
che puntualmente, da tre anni, le viene concesso. Fino a che
l'insegnante di ruolo non otterra' il trasferimento nella regione in
cui vive continuera' con "suo diritto" a chiedere ogni volta appoggio,
e se le verra’ concesso come sta accadendo ogni anno, anche in IV ed in
V elementare i nostri figli dovranno avere un'insegnante ogni anno
diversa. Noi genitori rivendichiamo il DIRITTO DEI NOSTRI FIGLI,
(perche' nn deve esistere solo quello dell'insegnante) bambini di solo
8 anni, che debbono con grande sforzo adeguarsi ai diversi metodi di
insegnamento, perdendo tempo prezioso a livello didattico e, cosa molto
importante, affrontare emotivamente i ripetuti cambiamenti impostigli.
Chiediamo rispetto per il diritto ad un'istruzione adeguata di ogni
bambino, e pertanto l'assegnazione di un insegnante di ruolo titolare.
I genitori
Sono un insegnante di sostegno di ruolo e lavoro in un liceo artistico.
Le ore di sostegno sono ridotte. Solo dopo insistenze, proteste e
qualche ricorso da parte dei genitori forse potremo avere almeno i
livelli degli anni passati. E’ vero che il numero degli insegnanti di
sostegno è aumentato (di poco) ma il numero degli studenti diversamente
abili, nonostante la “caccia ai falsi invalidi” ma soprattutto
l’eliminazione dei diritti agli aventi titolo, è aumentato in maniera
significativa. Nella mia scuola non c’è il dirigente scolastico bensì
un reggente titolare di un’altra scuola ben più importante e prossimo
alla pensione. Presso la Sede l’abbiamo visto non più di tre volte.
Ancora mancano dei supplenti. Il Fondo di Istituto risulta inadeguato e
saranno pressoché a titolo di volontariato effettuare alcune attività.
Sentendo in giro la soddisfazione, od il senso di appartenenza,
nell’essere insegnanti cioè coloro che “plasmano”il futuro di un Paese
civile è ai livelli minimi. Rispetto dell’orario, nessuna discussione,
il neo assunto che non avrà scatti per i prossimi nove anni e quindi è
discriminato è un problema suo, del "collega" di religione nominato
senza alcuna abilitazione ma su indicazione del vescovo e con vari
privilegi retributivi non si può parlare ne lo fanno i sindacati
soprattutto quelli collegati a partiti politici, della collega precaria
da lustri in servizio l’anno scolastico scorso ed ora non confermata e
quindi in mezzo alla strada non si fa cenno, .... si spera che passi la
nottata. Per fallire hanno detto che all’Italia servono altri tre anni
confermo che è così anche per la scuola pubblica italiana.
Le colporteur
Quest’anno le classi III della scuola elementare di via Taverna a roma
avrebbero dovuto subire un cambiamento: la soppressione di una sezione.
Cioè le tre classi terze sarebbero dovute diventare due ognuna con più
di 26 bambini. Il provveditorato in seguito alle proteste dei genitori
e a un evidente problema di spazio, non ha sopresso la terza classe, ma
ha disposto due classi a tempo pieno e una classe a modulo. Inoltre il
pomeriggio i bambini della classe a modulo invece di tornare a casa
vengono divisi tra le altre due classi a mo' di parcheggio. Quindi ogni
classe avrà fissi 10 ospiti il pomeriggio che dovranno fare i compiti
per il giorno dopo e non seguire la didattica della classe che li
ospita... situazione assurda. Mi chiedo i motivi che il provveditorato
ha accettato validi per non sopprimere la classe, il pomeriggio non
esistono più?
C.
(da Il Messaggero)
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