Prc Sicilia, disagi per tagli. A Stromboli niente insegnanti. Usb, in Calabria anno iniziato con gravi difficoltà
Data: Martedì, 20 settembre 2011 ore 07:26:08 CEST
Argomento: Rassegna stampa


"In questi giorni buona parte delle scuole siciliane, soprattutto a Palermo e Catania, ha avviato l'anno scolastico con l'orario settimanale ridotto. Tale misura e' frutto dei disagi creati dai provvedimenti del governo Berlusconi e del Ministro Gelmini". Lo affermano Antonio Marotta e Marco Giordano, rispettivamente segretario regionale e responsabile scuola regionale di Rifondazione comunista Sicilia.
"A causa dei tagli alle risorse ed agli organici imposti dal governo - spiegano -, i Provveditorati (ora denominati Csa) provvederanno solo ai primi di ottobre all'assegnazione delle supplenze, comportando la perdita dello stipendio di un mese per gli insegnanti precari e la scarsa copertura didattica nelle scuole. Inoltre, un provvedimento simile potrebbe essere strumentalizzato da alcuni presidi per colpire con sanzioni disciplinari le mobilitazioni studentesche per poter garantire l'anno scolastico. Purtroppo, tra le supplenze assegnate, non rientrano gli incarichi inferiori alle 6 ore, che potrebbero essere utili per molti precari". "Registriamo - concludono Marotta e Giordano - negativamente anche una norma dell'ultima finanziaria che declassa i docenti inidonei al ruolo di personale Ata, comportando una perdita di stipendio e di contributi previdenziali per coloro che, a causa di problemi di salute, non possono insegnare e sono costretti a svolgere mansioni d'ufficio dentro le scuole".(Adnkronos)

A Stromboli niente insegnanti, genitori in 'sciopero'
E' ancora emergenza a Stromboli, l'isola dell'arcipelago eoliano dove il nuovo anno scolastico e' iniziato con due pluriclassi: una che raccoglie i 21 bambini della primaria e una che raggruppa i 16 della secondaria con due insegnanti l'una. Ufficialmente le lezioni della primaria sono iniziate il 12 settembre ma, in segno di protesta, i genitori di Stromboli hanno deciso di non mandare a scuola i propri figli. Oggi e' stata, quindi, la volta della secondaria: i portoni dell'istituto erano aperti, gli insegnanti pero' non c'erano, non sono arrivati. Oggi in tutto l'istituto era presente una sola insegnate per le elementari e nessuna per le medie. "Cosa mandiamo a fare i nostri figli a scuola in queste condizioni?, dice Ottavia Figus, rappresentante dei genitori.
  "A giocare? A dormire sui banchi?", prosegue. La direzione didattica della scuola di Stromboli, che fa capo all'Istituto comprensivo Isole Salina, sembra d'altro canto non saper far fronte alle richieste degli isolani. Pertanto, nel corso di un'assemblea pubblica svoltasi a Stromboli, la popolazione ha chiesto un incontro con il provveditore agli Studi di Messina con una lettera inviata a tutti gli organi competenti per tutelare il diritto allo studio dei bambini dell'isola. In questi anni, il mal funzionamento del sistema scolastico ha determinato il progressivo "spopolamento" di questi piccoli centri, perche' molte famiglie hanno deciso di trasferirsi altrove per consentire ai propri figli di studiare. "Ci costringono a dividere le nostre famiglie - spiega Massimiliano Cincotta, genitore - e ci mettono di fronte ad una scelta: o rimanere qui e lasciare i nostri figli nell'ignoranza, o mandare loro e le nostre mogli lontano. Qui rimarranno solo anziani ed uomini soli". Tutti gli abitanti dell'isola, e non solo i genitori, intendono proseguire nella protesta intraprendendo, se necessario, anche forme di manifestazione piu' incisive. Nel frattempo, per sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere l'adesione anche delle altre isole che hanno problemi analoghi, e' stato creato un gruppo su Facebook: "Scuola In mezzo al Mare", che in pochi giorni ha gia' raccolto centinaia di iscritti. (AGI)

Usb, in Calabria anno iniziato con gravi difficoltà
''E' ricominciata la scuola, sono ricominciati i problemi. Anzi, ogni anno che passa, grazie allo smantellamento della scuola pubblica, le difficolta' aumentano''. Per questo motivo, l'Usb Scuola della Calabria ''denuncia le enormi difficolta' all'avvio dell'anno scolastico per il ritardo nelle operazioni di reclutamento insegnanti e per pesanti tagli imposti alle scuole. In particolare, all'Istituto Magistrale Campanella di Lamezia Terme (Cz), dove si registra la presenza di ben 22 disabili iscritti, non si riesce, al momento, a garantire a tali alunni, la presenza di un solo assistente, figura preposta alle esigenze vitali fisiologiche dei disabili.

Quello che sta succedendo a Lamezia, in modo cosi' eclatante, sta succedendo, purtroppo, in quasi tutte le scuole della Calabria''.

''E' appena il caso di ricordare - afferma l'Ubs - che l'assistenza viene effettuata da apposito personale specializzato, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attivita' prevalentemente nell'assistenza diretta dell'alunno disabile e prevede mansioni che non possono essere contemplate nel contratto collettivo del personale Ata ne' del personale docente.

L'assistente ai disabili, dunque, svolge mansioni di totale sostegno materiale, senza il quale potrebbero bloccarsi le normali attivita' scolastiche quotidiane. Stanno aumentando, quindi, in modo assai allarmante, le preoccupazioni di genitori di alunni disabili che, vivono con terrore, l'ipotesi di dover lasciare a casa i propri figli proprio perche' la Scuola non garantisce una adeguata assistenza.

Usb Scuola Calabria, ''non puo' non far proprie le preoccupazioni e gli allarmi dei genitori, sottolineando anche il fatto che l'assistenza specialistica agli studenti disabili delle Scuola Superiori, e' una figura esternalizzata, pagata, cioe', con i fondi predisposti dalle Province. I gravi tagli agli Enti locali delle recenti manovre finanziarie, con ovvie diminuzioni delle disponibilita' economiche, stanno mettendo in seria difficolta' le amministrazioni provinciali e le ricadute negative sono, come troppo spesso accade, solo sulle spalle dei cittadini''.(ASCA)

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