Le assunzioni in ruolo dei docenti precari. Proviamo a capire
Data: Lunedì, 19 settembre 2011 ore 15:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Trentamila
contratti: un numero ragguardevole, un passaggio positivo se le
operazioni concluse ad Agosto non sollevassero perplessità. Attendendo
la giustizia amministrativa, i precari delle vecchie graduatorie e i
precari delle nuove graduatorie stanno sulla graticola; e la brace la
ha attizzata il Miur, col temporeggiare irresoluto.
1) Nelle operazioni di conferimento dei contratti a t.i., gli ultimi
giorni di agosto, alcuni UuSsRr hanno accantonato un certo numero di
assunzioni, secondo le disposizioni ministeriali contenute nella
circolare n.73 del 10 agosto. La circolare fissava il totale dei
contingenti, per il personale docente ed educativo, in 30.300 unità -
di cui 10.000 a completamento della richiesta di assunzioni effettuata
per l'a.s. 2010/2011, con retrodatazione giuridica al medesimo anno ed
utilizzando per le assunzioni, per la quota parte del 50%, le
graduatorie ad esaurimento vigenti nell'a.s. 2010/2011; l’allegato A
precisava che,
in base alla ripartizione del contingente di assunzioni del
personale docente e educativo in 2 dotazioni di unità di personale, una
riferita all’a.s. 2010/11 e l’altra all’a.s.2011/12, dovessero essere
disposte, nell’ordine, due diverse fasi di assunzioni attingendo,
rispettivamente, alle graduatorie valide per l’a.s.2010/11 e all’a.s.
2011/12. Il 24 agosto 2011, la D.G. per il personale scolastico
forniva, “a seguito di quesiti”, precisazioni utili all’applicazione
della circolare 73. Alcuni hanno attuato, per le assunzioni di
competenza, il criterio di accantonare i posti destinati ai precari
vincitori dei ricorsi: se tale criterio fosse riconosciuto lesivo dei
diritti dei docenti lasciati a casa, comporterebbe responsabilità
giuridiche ed erariali; l’on. Tonino Russo del PD ipotizza che possano
avere attuato scelte “elusive del giudicato cautelare e soprattutto di
una sentenza della Corte Costituzionale”, e sollecita al Ministro
“provvedimenti disciplinari a carico dei funzionari che mostrano
disprezzo per le sentenze del Giudice delle leggi”.
2) La ministro Gelmini non è intervenuta con disposizioni che
modificassero quelle contenute nella circolare n.73, salvo che nel
pomeriggio del 31 agosto (dunque ad operazioni concluse) quando ha
approvato la cautela adottata da alcuni UUSSRR, con una dichiarazione
autoconsolatoria: “Quasi tutti i docenti per i quali è stato
accantonato il posto stanno ottenendo già da subito l’immissione in
ruolo, per effetto delle graduatorie del 2011/12, aggiornate a pettine,
e che li vede ai primi posti”. La tutela dei diritti? Una lotteria !.
3) Un parlamentare ha giudicato la battaglia dell’ANIEF: “…un cavallo
di Troia per consentire a chi metteva i soldi sui ricorsi di scavalcare
i colleghi…”. Poiché i magistrati amministrativi giudicano secondo
legge, e non vendendo le sentenze, vorremmo capire il senso della frase
del deputato. A occhio e croce, a una frase così formulata avrei dato
un voto di logica insufficiente.
4) Altro parlamentare giudica “sopra le righe” la battaglia dell’ANIEF
“..anche a fronte del fatto che altre forze sindacali la pensano in
modo diametralmente opposto all’ANIEF”. No comment.
(da Anief)
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