Centorrino: «Questa scuola unisce istruzione e sviluppo» Nei nuovi corsi Nautico e Classi con un ottimo riscontro dalle iscrizioni
Data: Domenica, 18 settembre 2011 ore 18:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Apertura dell'anno scolastico al primo Istituto superiore "Michelangelo Bartolo" da parte dell'assessore regionale all'istruzione Mario Centorrino. L'esponente della giunta regionale ha "tagliato il nastro" del nuovo anno scolastico nella scuola gestita dal dirigente Giovanni Blanco. Presenti il consigliere comunale Roberto Bruno, il vicepresidente del consorzio universitario "Archimede" Giuseppina Ignaccolo, il consigliere provinciale Nino Iacono, l'assessore provinciale Giuseppe Poidomani.                   
«Oggi sono qui – ha detto l'assessore regionale - a dimostrazione che la scuola siciliana non conosce centro o periferie. Questo è il punto di vista dell'assessorato, senza forme di dualismo o differenziazione geografica». Mario Centorrino ha poi parlato del "Michelangelo Bartolo" come esempio di sinergia tra istituzione scolastica e territorio. «Questo istituto – ha aggiunto - è un modello virtuoso di collegamento tra il sistema scolastico ed il territorio. Non è comune avere in una scuola rappresentanti di categorie lavorative, come quelle agricole e della pesca, presenti ed attenti, come se ne condividessero il progetto facendone parte. Dal punto di vista di politica scolastica è un grandissimo successo. Fin quando la scuola resterà estranea al territorio ed alle sue problematiche, sarà asfittica e senza anima».
Inaugurati anche i due nuovi corsi Nautico e Liceo Classico che hanno avuto un ottimo riscontro nelle iscrizioni. «Ho constatato di persona – ha sottolineato Centorrino – come i due nuovi corsi in effetti nascono da esigenze reali del territorio». L'esponente della giunta regionale ha ricordato: «Da quest'anno ci sarà l'insegnamento della Storia della Sicilia per recuperare un aspetto trascurato: l'approfondimento sulle istituzioni, la letteratura ed il patrimonio linguistico siciliano».
L'assessore regionale non ha risparmiato una stoccata al ministro Giulio Tremonti. «Con un'idea orientata più ad una visione "ragioneristica" che di carattere didattico, Tremonti ha innalzato il termine per mantenere l'autonomia scolastica a mille alunni ad istituto. Abbiamo fatto ricorso alla Corte Costituzionale, riteniamo che questo violi il nostro Statuto. Stiamo avviando un dimensionamento "siciliano" costruito sui parametri di 500 alunni ed in casi particolari anche 300. Il progetto è quello di ragionare sulla base dei distretti sanitari sui quali sovrapporre i distretti scolastici. All'interno dei distretti è possibile un confronto tra assessorato, enti locali, politici e tecnici».    (da http://www.gazzettadelsud.it/ di Salvatore Moncada)

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