Sostegno: a Torino assunti i precari con il titolo
Data: Domenica, 18 settembre 2011 ore 14:00:00 CEST Argomento: Giurisprudenza
Esultano
i Cobas: "Ripristinata la legalità, dopo anni di irregolarità". I
docenti in esubero restano in servizio nelle proprie scuole per
attività di ampliamento dell'offerta formativa.
A Torino, sui posti di sostegno nella secondaria, succede di tutto:
soprannumerari curricolari assegnati al sostegno, proteste vivacissime
dei precari, nomine revocate e Cobas-Scuola che ringrazia il dirigente
provinciale.
I Cobas torinesi parlano addirittura di una “straordinaria vittoria
anche grazie alla disponibilità del dott. Militerno (il dirigente
dell’Ufficio scolastico provinciale, ndr)”.
La vicenda è complessa ed è indicativa delle difficoltà in cui gli
uffici territoriali del Ministero hanno dovuto lavorare in queste
ultime
settimane.
In pratica a fine agosto l’Usp di Torino aveva deciso di
assegnare i docenti in esubero di alcune classi di concorso su posti di
sostegno disponibili.
Immediata la reazione dei precari con titolo di specializzazione che si
sono visti “soffiare” una cinquantina di posti.
La protesta dei precari, sostenuta dai Cobas ma anche da molte famiglie
di alunni disabili, è stata contrassegnata da momenti di tensione (non
è mancato neppure un intervento delle forze dell’ordine durante le
nomine).
Il 12 settembre, infine, la soluzione; una delegazione di manifestanti
viene ricevuta dal dirigente dell’Ufficio provinciale e dopo due ore di
“trattativa” si trova una via d’uscita: il dirigente revoca le
assegnazioni dei docenti in esubero sui posti di sostegno e decide di
riconvocare i precari con il titolo per la scelta della sede.
I docenti in esubero (poco meno di 50) vengono lasciati nelle scuole di
precedente titolarità per attività finalizzate all’ampliamento
dell’offerta formativa.
Il decreto del dirigente provinciale invita anzi i dirigenti scolastici
a “potenziare gli insegnamenti obbligatori previsti dagli indirizzi di
studio che sono stati oggetto di riduzione e per l’istruzione
professionale anche per attivare i corsi triennali per il conseguimento
della qualifica professionale”.
E, ancora, “per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli
studenti e/o attivare ulteriori insegnamenti finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta
formativa mediante la diversificazione e personalizzazione dei piani di
studio, per l’arricchimento ed il potenziamento delle attività
dell’offerta formativa e per la copertura delle supplenze”.
In conclusione, i Cobas esultano: “Dobbiamo prendere atto che solo
quest'anno le irregolarità (che si ripetono, comunque, da diversi anni)
sono state eliminate e per questo motivo non possiamo che dare atto al
dirigente scolastico provinciale, dott. Militerno, di aver fatto tutto
il possibile per ripristinare la legalità”.
L’Anief, al contrario, punta il dito proprio contro il dirigente
provinciale e lo invita a rassegnare subito le proprie dimissioni per
“manifesta incapacità”.
(di R.P. da TecnicaDellaScuola)
redazione@aetnanet.org
|
|