Con simili test un ministro dovrebbe dimettersi! Ma non siamo in un Paese normale!
Data: Domenica, 18 settembre 2011 ore 08:51:13 CEST Argomento: Rassegna stampa
Anche l’amico Vito
Piazza prende una posizione molto netta riguardo al test predisposto
dal Miur per la preselezione dei candidati alla dirigenza scolastica.
Ho già avuto occasione di dire che non sono contrario all’uso della
prova test al fine di discriminare su una popolazione ampia quel
campione che dimostra di avere i prerequisiti culturali ed
intellettuali necessari per accedere a una determinata professione,
qualunque ne sia lo spessore e la natura. Le modalità concorsuali del
buon tempo antico, quelle che io e Vito abbiamo affrontate e superate,
oggi sarebbero improponibili a fronte di platee di concorrenti sempre
più numerose.
Però, c’è test e test! Produrre un test in tutti i suoi item non
è affatto cosa semplice, richiede una specifica professionalità: Non è
sufficiente essere padroni di un contenuto disciplinare per costruire
su quel contenuto una prova test. A monte c’è una teoria delle
proposizioni di cui non tutti siamo padroni. Ciò che è avvenuto in sede
Miur è semplice: si è convocato un congruo numero di esperti
disciplinari e si è detto loro di produrre un certo numero di item
senza minimamente accertarsi se ciascuno di loro avesse la competenza
in materia di test! E ciascuno ha proceduto come meglio ha potuto… o
non ha potuto! I tempi per la produzione sono stati strettissimi e
anche quelli per la redazione finale, ma non si tratta di circostanze
che possano giustificare il pasticcio che si è creato!
Ciò che mi preoccupa non è soltanto l’incompetenza della nostra
amministrazione nell’affrontare un compito che avrebbe richiesto ben
altre modalità operative, ma anche il suo silenzio a fronte delle
osservazioni critiche che non solo esperti in materia (si veda, ad
esempio, il pezzo di Aldo Domenico Ficara in educationduepuntozero) ma
anche semplici lettori (penso al defunto che muore perché, com’è noto,
ci sono anche defunti vivi e vegeti!) hanno manifestato.
In un altro Paese il ministro avrebbe per lo meno chiesto scusa,
sarebbe corso ai ripari, in un altro si sarebbe addirittura dimesso, ma
qui in Italia non succede nulla di nulla! Sul sito del Miur figura un
solo errata corrige. Siamo proprio alla frutta! Del resto, che cosa
possiamo aspettarci da un ministro incompetente quando il suo
presidente del consiglio resta come torre ferma che non crolla
nonostante le vicende che tutti conosciamo e che infangano ogni giorno
di più la dignità e la credibilità del nostro Paese? Mala tempora
currunt e… purtroppo, correranno ancora e chissà fino a quando!
Ci sentiamo tutti… umiliati e offesi! Soprattutto i nostri concorrenti
che dovranno apporre la crocetta giusta… sulla risposta sbagliata! Così
va il mondo nell’Italia di oggi! E pure nella Padania!
(di Maurizio Tiriticco da scuola Oggi)
redazione@aetnanet.org
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