Precari della scuola: quali diritti? I deputati Pes e Melis presentano un’interrogazione al Ministro
Data: Venerdì, 16 settembre 2011 ore 10:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
I deputati del
gruppo parlamentare del PD, l’onorevole
Caterina Pes e l’onorevole Guido Melis hanno depositato in data
14 settembre una importante interrogazione rivolta direttamente al
Ministro della Pubblica istruzione in cui si chiede di far luce sui
diritti dei precari della scuola, riportiamo il testo completo così
come depositato.
Al Ministro della Pubblica Istruzione,
MELIS, PES
per sapere; premesso che
Come riferito da codesto Ministero nella nota
n.AOODPPR/REG:UF./n. 2008 del 10 agosto 2011, e allegate tabelle,
riguardo le nuove formazioni di docenti “il 50% dell’ammontare
complessivo degli aspiranti inclusi nelle graduatorie a esaurimento, il
restante 50% resta appannaggio dei TFA [tirocinio formativo attivo],
pur al netto degli esuberi provinciali”;
- Il Ministero spiega così, e con ulteriori specificazioni, che dal
2012, nonostante la persistenza di graduatorie ad esaurimento di
docenti precari su tutto il territorio nazionale, il 50% delle
disponibilità delle docenze sarà riservato a nuovi insegnanti,
neolaureati o comunque neo-abilitati attraverso i nuovi corsi
universitari; che inoltre questi docenti verranno formati non solo
nella misura del 50% per l’immissione in ruolo loro riservata
annualmente, ma in una misura superiore del 40%;
- A fronte di questa innovazione normativa permane la situazione
precaria di coloro (decine di migliaia di insegnanti) che, avendo
frequentato a suo tempo le SSIS (scuole di specializzazione
postuniversitarie della durata di 2 anni e 3 per il conseguimento del
titolo abilitante al sostegno: esattamente uguali ai nuovi corsi TFA)
e/o vinto i concorsi, vedranno adesso un allungamento del doppio del
tempo previsto per l’immissione in ruolo, il che lede un diritto
acquisito superando le prove concorsuali;
- Ciò appare illogico, giacché la sostanziale identità dei due percorsi
(quello imperniato sulle SSIS e il nuovo, incentrato sui corsi TFA)
suggerirebbe di inserire i neodocenti nelle medesime graduatorie
provinciali ad esaurimento esistenti, naturalmente con il punteggio
spettante loro da tabelle ministeriali;
- Se non ritenga il Ministro che la norma vigente, creando una corsia
preferenziale a vantaggio dei neolaureati e/o dei nuovi formati,
costituisca una condizione di disparità, danneggiando gravemente
insegnanti già valutati tramite i corsi SSIS (che – si ricorda – erano
validi come prova concorsuale);
- Che pur comprendendosi l’intento del Ministero di immettere nei ruoli
personale più giovane e neolaureato, la persistenza di una tale palese
disparità si profila come incostituzionale, prefigurando interventi in
via giudiziale in favore dei danneggiati;
- Quali determinazioni il Ministro intenda adottare per correggere una
tale evidente discriminazione.
(da http://mediterranews.org/)
redazione@aetnanet.org
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