Ortigia «teatro a cantiere aperto». Al via la rassegna «Frontiere liquide»
Data: Mercoledì, 14 settembre 2011 ore 11:32:12 CEST Argomento: Rassegna stampa
Dal
22 al 29 settembre il
teatro Verga di Ortigia a Siracusa ospiterà la prima edizione della
rassegna
«Frontiere liquide - Idee per la riapertura di un Teatro a cantiere
aperto». L'idea di fare di Ortigia uno dei
siti più
qualificati del «Teatro del Mediterraneo» nasce dal «Garibaldi» di
Palermo, con
l’Unione dei Teatri d’Europa. Ogni anno, Frontiere Liquide, dedicherà
una
personale ad un giovane artista della scena teatrale. Inevitabile, per
la prima
edizione, affidare la sezione a Giuseppe Massa, che è attore autore e
regista
dei suoi spettacoli. Massa attraversa l’intera sua giovane storia
artistica,
dagli esordi alla presenza sui palcoscenici europei e dentro i più
radicali
progetti internazionali. È un
teatro
politico, quello di Giuseppe Massa, e che cosa può essere il teatro
oggi se non
un’esperienza del reale, come già avviene nelle capitali europee, a cui
il
lavoro del giovane e radicato artista palermitano si può confrontare?
[…] Al
centro di tutto, una maratona di spettacoli d’alta classe, in una sola
giornata, memoria di altre ore vissute a reinventare il tempo reale
attraverso
il Teatro. Comincia un vero e proprio operaio della scena, Maurizio
Donadoni
che rilegge il Sogno dei Finnegans di James Joyce, nell’immaginario di
un
muratore, quanto di più pertinente si possa immaginare per la struttura
del
Verga. Segue il maestro di tutti, Peter Brook, con «Warum warum» una
riflessione sulle questioni dell’arte teatrale, attraverso le parole di
Antonin
Artaud, Gordon Craig, CharlesDullin, Wsewolod Emiljewitsch
Meyerhold,Zeami
Motokiyo,William Shakespeare, affidata a Miriam Goldsmith. La mitica
Winnie,
che il pubblico del Teatro Garibaldi ha già conosciuto in «Giorni
felici» di
Beckett, qui accompagnata, sulla scena, da un altro dei tanti talenti
musicali
di Sicilia, Francesco Agnello. Passaggio di testimone simbolico per
questa
nuova sede di Teatro europeo che diventa Ortigia, dopo i tanti giorni
di Palermo
[…]
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