Abilitazioni per futuri insegnanti, la gallina dalle uova d’oro e i suoi sponsor
Data: Lunedì, 12 settembre 2011 ore 14:30:00 CEST
Argomento: Opinioni


Il fatto che il governo una volta tanto abbia proceduto a stabilizzare i precari della scuola, che da anni lavorano nel settore, ha mandato in crisi il mercato dei corsi universitari per abilitare nuovi giovani insegnanti, i quali piaccia o no se scelgono questa strada hanno un futuro da disoccupati. Cosa che ha fatto trasecolare Comunione e Liberazione e molti professoroni, che della chiusura di questi corsi non vogliono sentir parlare, molti rischiano di perdere le galline dalle uova d'oro.
Tanti giovani vi si iscrivono con il miraggio di poter ottenere un lavoro in un settore è saturo ma nessuno glielo vuole dire perché in ballo ci sono fiumi di soldi. I corsi fanno guadagnare quattrini agli atenei che a loro volta pagano i professori, i quali mantengono in piedi corsi inutili ai fini dell'inserimento lavorativo di chi li frequenta. La stabilizzazione dei precari non è andata giù a Comunione e Liberazione, che si è "cristianamente" scagliata contro la conversione a tempo determinato di decine di persone, molti sono padri e madri di famiglia. CL essendo determinante nel Pdl Lombardo, attraverso il suo deputato di riferimento Maurizio Lupi ha incalzato pesantemente il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, hanno promosso anche un appello pubblico firmato da tanti professoroni e intellettuali vari, che precari non lo sono e non lo sono mai stati. La fibrillazione ha raggiunto toni così accesi all'interno del Pdl che è dovuto intervenire a fare da paciere Gianni Letta, per questo si è tenuta a Palazzo Chigi una riunione alla quale hanno partecipato lo stesso Lupi e alcuni tra i primi firmatari dell'appello in difesa dei guadagni universitari. Hanno concordato che venga aumentato il numero di coloro che potranno accedere ai Tfa (Tirocini Formativi Attivi) organizzati dalle università, questo nonostante la scuola italiana abbia circa 230mila persone assunte da anni con la continua reiterazione di contratti a tempo determinato, le quali a prescindere dalle determinazioni della politica, in molti casi hanno ottenuto dai Tribunali la conversione d'ufficio, a tempo indeterminato, dei rapporti di lavoro da troppi anni reiterati.

Salvatore Pizzo
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